Una giornata come tante

Mi sono appena svegliato. Apro stancamente le palpebre e lascio che la luce che filtra dai buchi della persiana mi ferisca gli occhi. Penso. Lo faccio sempre appena sveglio. Penso sempre alla stessa cosa. Ogni mattina. Mi alzo, vado in bagno, faccio quello che devo fare e poi mi faccio la doccia. Mi pettino. Torno in camera e mi vesto. Non posso certo andare in giro nudo! Oggi ho voglia di uscire, non voglio restare ad ammuffire in casa. La mia casa è molto accogliente e calda, ma non voglio passarci l'eternità. La mia roba è dove l'ho lasciata ieri sera, accanto alla porta della mia camera. Dopo aver indossato il cappotto prendo la mia sacca, controllo che sia tutto in ordine e mi avvio. Dannazione!! Ho dimenticato gli occhiali da sole….. Torno in camera e me li metto. Per uscire passo davanti alla cucina e mi ricordo di cosa ho mangiato ieri sera guardando ciò che resta sulla tavola non sparecchiata. Ho fatto un casino tremendo. Ho sporcato tutto. Avrei voluto e dovuto riordinare ieri, ma ero troppo stanco. Eravamo agitati. Troppo agitati. Io per un motivo, lei per un altro. Avrei almeno potuto mettere piatti e bicchieri…..che razza di gentiluomo sono? Oh beh…. il passato è passato e non si torna indietro.

Bisogna guardare avanti. Non capisco per quale assurdo motivo lo dicesse anche il mio amico che era strabico…. mah! In ogni caso adesso non è il caso di stare qui a pensare a simili sciocchezze, devo andare o potrei non trovarla.
Esco da casa con la mia sacca a tracolla e dopo aver chiuso la porta m'incammino verso quel luogo che ormai conosco come le mie tasche, tante sono le volte che ci sono andato. Dopo aver percorso i primi metri sul marciapiede, mi accorgo che due persone mi stanno guardando. I loro sguardi interrogativi e carichi di sdegno e repulsione si scontrano contro l'inespressività dei miei occhiali scuri. Le persone si scansano quando mi vedono ed io li guardo divertito. Ho sempre detestato camminare fra la gente, essere costretto ad avere un contatto fisico con degli estranei solo perché c'è poco spazio e dobbiamo accalcarci. Sono contento che finalmente abbiano deciso di tenersi alla larga da me, purtroppo adesso ho anche capito il perché del loro modo di fare… e non mi è piaciuto!!! Sono costretto a tornare a casa e a pulirmi….. Dannazione! Se solo mi fossi tolto il cappotto! Ora non sarei così imbarazzato di fronte a queste persone che mi stanno fissando! Siccome ormai mi hanno visto, tanto vale che mi diverta un po' con loro prima di andare a lavarmi.

 

Beh ci ho messo un po' di tempo ma finalmente sono veramente pronto per uscire. Ho dovuto lavorare parecchio per pulire il cappotto…. anche perché a causa della mia irruenza si è sporcato di nuovo. Comunque nonostante questo piccolo contrattempo posso finalmente andare da lei. Percorro nuovamente la strada che avevo iniziato qualche minuto prima. Questa volta la gente mi guarda sempre con un po' di sospetto ma non mostra ribrezzo o paura come prima. Bene! Altrimenti dovrei tornare di nuovo a casa. Ma perché devo andare a piedi? Avrei voluto prendere la macchina…. Se solo non fosse inutilizzabile!! Beh pazienza. So camminare e so anche correre. Lo sanno in molti…. ha ha ha. Finalmente sono arrivato. Sta per uscire come suo solito per andare a scuola. Sono un po' distante ma non è un problema. Sono bravo. Salgo all'ultimo piano. Trovo l'appartamento giusto. Busso alla porta. La vecchietta mi apre. Le ho portato un regalo. Lo estraggo da sotto il cappotto e lei è molto sorpresa, quasi incredula, ma non può fare altro che accettarlo…. Entro tranquillamente in casa dopo aver chiuso la porta. Vedo il marito che mi si avvicina. Ho portato un regalo anche per lui. Il vecchio protesta un po', ma alla fine si arrende di fronte alla mia insistenza e prende il mio dono. Mi avvicino alla finestra aperta e vado in terrazza. Ho lasciato le sigarette nella borsa. E' meglio rilassarsi un po', prima. Prendo il necessario dalla borsa e mi preparo ad aspettare con la sigaretta accesa in bocca. Il fumo sale dolcemente sul mio viso fino a raggiungere gli occhi. Somiglia alle mie lacrime. Solo che si muove nella direzione opposta. E' tutto capovolto. Anche i miei ricordi lo sono. Non è colpa mia.
Lei sta uscendo adesso. E' molto carina con quella gonna a righe. E' sempre stata la più bella. Mi sento così vicino a lei che potrei quasi toccarle la maglietta. La guardo in faccia con un solo occhio. Si è voltata verso di me. Ciao!

 

E' quasi ora di pranzo ormai. Il trambusto di stamattina è finito. Voglio andare a casa. Saluto i due vecchietti, ma non rispondono. Chiudo la porta e me ne vado. Forse se lo vado a trovare lo riesco a convincere a venire a pranzo da me! Tentar non nuoce! Finalmente l'incontro. Lo saluto, gli chiedo come va… le solite cose. Gli chiedo se ha voglia di pranzare con me. Lui risponde che non lo sa. Un classico. Poi si ricorda che aveva già un impegno, un appuntamento con una ragazza, e io sono costretto a tornare a casa da solo. Ma non senza aver avuto l'assicurazione per la sua presenza alla cena di stasera. Tutto contento torno a casa.
Per la strada m'imbatto in un paio di pattuglie della polizia parcheggiate vicino casa. C'è molta gente lì intorno che curiosa qua e là. Io non mi fermo e continuo per la mia strada. Arrivato a casa, poso la mia sacca e mi vado a cambiare. Vado a mettermi qualcosa di più comodo. Accidenti! Devo ancora riordinare la cucina! Allora mettiamoci al lavoro! Questo è un lavoro ingrato, ma qualcuno deve pur farlo…. Ahhhh la tovaglia è da buttare. E io non mangio certo gli avanzi del giorno prima! Sarà meglio buttare via tutto prima che cominci a puzzare… Il problema è se tutta questa carne entra nel cestino! Uffa mi tocca andare a gettare la spazzatura. E mi tocca fare anche due viaggi…. merda…. se penso poi a tutto il tempo che mi è servito per cuocerla!!! A proposito…. sarà ora di preparare la cena. Prendo la carne che non ho cotto ieri e la preparo per stasera. Metto tutto in forno e aspetto che lui arrivi. Ho apparecchiato in salotto. Ho usato il servizio buono. Spero che ne sia valsa la pena. Alla fine lui arriva. Come sempre, in ritardo. Sono stranamente contento quando lo vedo. Chissà perché ha quest'effetto su di me? Mah! Lo faccio accomodare con gentilezza. Gli chiedo cosa ha fatto tutto il giorno e se si è divertito al suo appuntamento. Lui sostiene che la ragazza non si è presentata. Strano…. avrà sbagliato giorno dell'incontro? Lui afferma che ha provato a chiamarla ma lei non ha risposto. Avrà avuto qualcosa di meglio da fare…. intanto che vado a togliere l'arrosto dal forno, gli suggerisco di accendere il televisore, e lui si siede e comincia a guardare il telegiornale. Io intanto vado a controllare la carne. Poi mi fermo un attimo e torno indietro. Voglio sincerarmi che gli piaccia il petto, perché le cosce le ho mangiate ieri sera… Per fortuna la sua risposta è positiva. Vado dunque a prendere il vassoio e vi appoggio sopra la carne fumante. Che buon profumo che emana… ahhhh!!! Copro tutto con il coperchio e mi dirigo soddisfatto verso il salotto con il mio capolavoro dell'arte culinaria. Poso il vassoio sulla tavola giusto un attimo prima di accorgermi della sua faccia disperata. Gli chiedo cosa sia successo e lui non risponde. Continua a fissare lo schermo che trasmette il telegiornale. Lo guardo anch'io, incuriosito dal suo comportamento strano. Poi capisco….. Il telegiornale ha appena annunciato che nella nostra tranquilla città sono stati commessi tre omicidi: due vicino alla mia abitazione, e uno piuttosto lontano. I primi due corpi, di una coppia di quarantenni, sono stati rinvenuti completamente squartati in un vicolo da dei passanti. Il terzo, di una giovane ragazza, è stato invece vittima di un preciso colpo di fucile che le ha centrato il cuore mentre la giovane usciva da casa. La polizia afferma che sta indagando da dove sia stato esploso il colpo. Era la ragazza uccisa quella che aveva appuntamento con lui oggi a pranzo. Penso che le scuse che potrà fornirgli saranno piuttosto valide…. ha ha ha. La notizia successiva non lo rallegra di certo. E' l'annuncio della famiglia della sua ragazza che le chiede di tornare a casa poiché è misteriosamente scomparsa il giorno prima. Non so come tirarlo su di morale e quindi preferisco tacere e non dirgli niente. So bene cosa si prova a perdere tutto… L' unica cosa che posso fare è lasciare che almeno il corpo non subisca danni a causa della denutrizione e così l'invito ad accomodarsi a tavola. Lui appare visibilmente distrutto. Niente sarebbe in grado di smuoverlo dal torpore che lo incatena e niente potrebbe fargli pensare a qualcos'altro. Niente…. tranne la mia cena…..
Alzo con orgoglio il coperchio e mi compiaccio del repentino cambiamento cui si sottopone il suo volto. Lui ritrae la testa e spalanca gli occhi e la bocca per il terrore. Sul vassoio davanti a lui si trova il busto cotto e farcito di una giovane donna. Io lo guardo con calma e gli dico: "che c'è? l'avevi detto tu che la tua ragazza aveva delle tette così belle che te le saresti mangiate…."
L'espressione di incredulità dipinta sul suo volto è più eloquente di mille parole. Non ha gradito il mio regalo!! E pensare che mi sono impegnato tantissimo per procurarmi questa carne di prima scelta. Ehhh… gli uomini… non si accontentano mai!!! Lui comincia a balbettare qualcosa del tipo: "Sei pazzo! Perché? Che cosa hai fatto?" e poi comincia ad urlare. Non posso lasciare che mi rovini la cena e così mi vedo costretto ad afferrarlo per la gola, spingerlo a terra con tutta la sedia ed affondare il coltello con cui avrei voluto fare gli onori di casa, non nel cuore della sua ormai ex ragazza, ma nel suo. La lotta è stata breve. Lui non si muove più. Dovrò di nuovo buttare via un sacco di carne perché non posso mangiarla tutta da solo. Non è andata come avevo previsto. Pazienza! Almeno ho trovato dell'altra carne per domani senza tanto sforzo!!!!
Ho finito di mangiare. Ho messo lui in frigo e ho gettato la spazzatura. Mi lavo i denti. Mi metto il pigiama e m'infilo sotto le coperte. Penso. Lo faccio sempre prima di addormentarmi. Penso sempre alla stessa cosa. Ogni sera. Peccato che da ora in avanti lui vivrà solo nei miei ricordi. C'è solo una cosa che attanaglia la mia mente. E' una cosa divertente pensare a quanto siano sciocchi i poliziotti. Non hanno ancora trovato i cadaveri dei due vecchietti ha ha ha!!!!

Astaroth