I sette giorni di Kappa

Il sole di mezzogiorno si insinua a stento nella stanza dalle persiane chiuse. I passi strascicati di Kappa scivolano pesanti nella penombra del pavimento. Sulle mattonelle quadrate, pezzi di cuoio e fili di lana si dispiegano intorno al tavolo, mischiandosi col sangue e lembi di carne umana.

 

Solo, in quell'anfratto di casa al 3 di Zeltnerstrasse, continua nel suo peregrinare lento: sono sei giorni che cammina senza sosta. Solamente quando l'orologio a pendolo avrà battuto la mezzanotte potrà fermarsi. Così gli è stato ordinato dal tribunale per i reati dell'Anima.

 

"Il settimo giorno ti riposerai. La pena che ti è stata comminata è la giusta punizione per la colpa che ti porti dentro", gli aveva urlato il giudice imparruccato dallo scranno alto tre metri. "La tua indole pigra e svogliata ha fatto sì che dimenticassi Dio, perdendo la tua dignità di uomo. Ecco perché, mentre camminerai nell'oscurità - aveva concluso il magistrato, puntandogli l'indice - ripercorrerai con il pensiero la strada che ti ha portato lontano dalla retta via". E con un gesto veloce della mano aveva apposto il timbro rosso sulla pratica. Il foglio appallottolato gli era stato gettato sul banco degli imputati dal cancelliere.

Le luci artificiali della notte rendono la stanza ancor più cupa. Kappa, il pensiero fisso, continua a camminare stanco sotto il peso della colpa. Il pendolo rintocca le dodici: l'uomo si ferma nello stesso punto da cui era partito. Sfinito, trascina lento i resti del corpo verso il letto, dove cade a peso morto in un sonno profondo.

 

Il sole di mezzogiorno entra prepotente dalle persiane spalancate, un battito di ciglia: il risveglio urlato di un incubo. Le mani di Kappa, sedutosi improvviso, scendono piano, con timore, sulla coperta umida: all'estremità, i piedi non sono che monconi.

Andrea Lessona

Andrea Lessona, giornalista, nato nel 1969. Ha un Master in tecniche della narrazione, conseguito alla scuola Holden di Alessandro Baricco, e un Master in web content management, conseguito all'Istituto nuove tecnologie Genesio.
Ha lavorato per testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicando più di mille articoli.
E' coautore del libro inchiesta su "San Salvario, il quartiere nero di Torino". Ha collaborato come addetto stampa con la "Rassegna Biennale internazionale di Creatività giovanile di Torino".
Ha realizzato il Cd Rom "La letteratura italiana" in distribuzione con il settimanale "Panorama".
Sin da bambino ha trovato nella scrittura "il modo sublime per esprimere emozioni" attraverso aforismi, poesie, racconti. "Perché per me - dice - scrivere è l'aria che respiro".