Necrolexicon: la preposizione

Scarica il Necrolexicon in formato pdfLa parte invariabile del discorso che non ha significato proprio, ma che unisce fra loro gli elementi di una frase stabilendone una relazione, si chiama preposizione. Essa sta sempre davanti a un’altra parola che può essere un nome, un pronome, un verbo di modo infinito o un avverbio.
Le preposizioni si distinguono in preposizioni proprie, preposizioni improprie e locuzioni prepositive.
Sono dette preposizioni proprie le parole che si usano solo come preposizioni e si distinguono in preposizioni semplici quando vengono usate da sole, sono nove:
di a da in con su per tra fra

preposizioni articolate quando le preposizioni semplici si uniscono all’articolo determinativo es. a + il = al; di + la = della; in + lo = nello ecc.
Esse concordano in genere e numero con il nome che accompagnano.
E’ importante ricordare che le preposizioni per, tra, e fra, non si fondono con gli articoli e che la preposizione con ha solo le forme articolate col (con + il) e coi (con + i).

 

Sono dette preposizioni improprie le parti del discorso come avverbi, aggettivi, verbi (participi) che possono svolgere la funzione di preposizione quando precedono un nome.
Le più comuni sono:
- preposizioni-aggettivi come: lungo, secondo, salvo, ecc.
- preposizioni-avverbi come: attraverso, circa, presso, dopo, dentro, fuori, sotto, sopra, ecc.
- preposizioni-verbi: generalmente participi presenti o passati che oggi svolgono quasi esclusivamente la funzione di preposizione come: durante, mediante, nonostante, eccetto, dato, tranne.

 

Sono dette locuzioni propositive, gruppi di parole che costituiscono un’espressione unica, che viene usata come preposizione.
Possono essere formate:
- dall’unione di una preposizione con un nome e un’altra preposizione come: in mezzo a; a causa di; a favore di; ecc.
- dall’unione di un avverbio o di una locuzione avverbiale con una preposizione come: all’infuori di; accanto a, prima di; ecc.
- dall’unione di due preposizioni come: su per; in su, per di; ecc.

 

La locuzione formata dall’unione di una preposizione propria con una preposizione impropria viene definita da alcuni grammatici preposizione composta es. E’ bene stare lontano dai pericoli.

 

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Rubrica a cura di Anna Scudiero. I testi di riferimento sono: Idioma e stile di Filippo Maone edizioni A.P.E. Mursia; iIl libro di grammatica dalla regola all’uso Bonaccorsi-Spitali edizione Deagostini; Grammatica & metodo Biscazza Mandurrino Noris Sansoni per la scuola.