Bagliori da Fomalhaut

di Alessandro Girola - ebook - euro 0,92

Che fine ha fatto Simone Tasca, fotografo milanese specializzato in shooting gotici e decandenti? Forse il suo destino è legato alla ricerca di un misterioso monastero abbandonato, situato nel comasco: San Settentrio in Boccadipesce. Peccato che nessuno - o quasi - sia in grado di localizzare questo luogo, come se il tempo e la superstizione popolare se lo fossero portati via per sempre. Ma Lia e Max non sono disposti ad arrendersi facilmente. Così le indagini sull'amico scomparso hanno inizio, tra antiche leggende e ben più concreti pericoli posti sulla loro strada (da amazon.it).

Un fotografo scomparso, uno strano monastero sperduto nei boschi e un paesello, Boccadipesce, di cui pochissimi hanno sentito parlare, sono questi gli ingredienti principali di "Bagliori da Fomalhaut", opera di Alessandro Girola a metà strada tra mistery e horror. La trama è semplice e lineare ma funziona bene fin dalla prime pagine grazie ad una narrazione essenziale e scorrevole che crea una discreta aspettativa. Interessante.
Voto: 6,5
[Alessandro Balestra]

Incipit
"Ci sono porte che non devono essere aperte, soglie che non devono essere varcate."
"Fine?"
La ragazza annuì. appoggiando il cellulare sul tavolo bagnato di birra, stando bene attenta a non sporcarlo. "Questo è l'ultimo messaggio che ho ricevuto da Simone, un mese fa. Non so da dove e non so perchè."
Max la guardò cercando di mostrarsi solidale. In realtà era rapito dalla bellezza un po' gotica della ragazza che gli sedeva davanti. Lia era magara, ma non anoressica, con le forme giuste al posto giusto. Lunghi capelli corvini le cadevano sulle spalle, lasciando scoperta la scollatura dell'abito scuro che indossava. Ma ciò che colpiva di più era il suo viso: una sorta di maschera di porcellana scolpita, perfetta. La pella pallida creava un contrasto eccellente coi capelli scuri e con gli occhi verdi come smeraldi. Se Max fosse stato uno scrittore di romanzi adolescenziali con vampiri ed elfi come protagonisti, avrebbe senz'altro scelto una come Lia per posare in copertina.
"Te lo chiedo ancora una volta, visto che via mail sei stata un po' evasiva: perchè ti sei rivolta proprio a me?"