Le guardiane della nebbia

di Eleonora Della Gatta - pagine 317 - euro 18,00 - Il Ciliegio

Dopo la morte di sua madre, la diciassettenne Flora Ellis si trasferisce con il padre, Bennett Ellis originario di Londra, da Firenze alla piovosa cittadina di Keswick in Inghilterra, dove l'attende un inimmaginabile destino. Con la complicità di nonna Ruth e di un nutrito gruppo di personaggi complessi e bizzari, tra cui Bertha Foster e Amelia Hunt, le inseparabili amiche della nonna, Flora apprenderà con stupore la sua reale essenza, la spiegazione alle tante stranezze che la circondano, la risposta alle molteplici domande che l'affliggono.

In seguito all'incontro con Carly e Annabel, due coetanee che condivideranno con Flora lo stesso destino, le nonne delle tre ragazze mostreranno loro tutti i segreti che attorniano la realtà e spiegheranno alle proprie nipoti l'origine del profondo vincolo che lega le tre anziane da oltre cinquant'anni. Legame indissolubile che, per discendenza, verrà tramandato proprio a Flora, Annabel e Carly.
Le tre ragazze verranno consacrate, con il Rito del Risveglio, come Guardiane della Nebbia, coloro alle quali è legata la salvezza del mondo (dalla seconda di copertina).
Provo sempre una grande gioia quando vedo una Scheletrina veterana, in questo caso Eleonora Della Gatta, riuscire finalmente a pubblicare con un editore e dare forma concreta e cartacea al proprio libro/sogno nel cassetto. Alla felicità si unisce poi la soddisfazione quando si scopre che questo esordio è più che positivo.
Le Guardiane della Nebbia è un urban-fantasy tutto sommato lineare (l'eterna lotta tra bene e male che fa da sfondo alla vita della protagonista che si cimenta tra magia, amore e quotidianità) ma nonostante questo è impossibile non farsi conquistare dallo stile frizzante, curato e altamente scorrevole dall'autrice. Siamo di fronte ad un romanzo avvincente che, essendo poi il primo di sette libri, promette emozioni e tante scintille.
Ammetto che non mi dispiacerebbe se la trama prendesse una piega più horror benchè la Morrigan faccia già un'ottima figura come cattiva di turno. Ma queste sono solo note personali.
Le uniche critiche che mi sento di sollevare riguardano invece l'editore che poteva e doveva correggere refusi ed errori di battitura vari (non tanti per la verità ma sempre fastidiosi) i quali purtroppo vanno sempre a deturpare un'opera altrimenti perfetta. Del resto, di fronte ad un prezzo di copertina importante, è lecito che il lettore pretenda non dico la perfezione ma quasi.
Voto: 7
[Alessndro Balestra]

Incipit
Mio padre ce l'aveva messa tutta e, in fin dei conti, non me la sentivo proprio di rimproverarlo, anche se quello che stavamo per fare avrebbe per sempre strappato dal mio cuore una parte fondamentale della mia vita, per altro felice.
In questo momento, però, era l'unico modo che avevo per alleviare il suo dolore e per darci l'illusione di ricominciare.
"Flora, hai preparato tutte le valigie? Tra dieci minuti arriva il taxi".