Continuum - Il soffio del male

di Gianfranco Nerozzi - pagine 475 - euro 9,00 - Tre60

Vigilia di Natale, colline bolognesi. Nella cripta di una chiesa sconsacrata, vengono ritrovati i cadaveri di cinque uomini. Le vittime sono state crocifisse e, all'interno della loro bocca, sono state inserite alcune larve di vespa. Un macabro rituale o uno spietato regolamento di conti, dato che quegli uomini erano criminali della zona? E' questa la domanda che tormenta il commissario Francesco Negronero, cui viene messa a disposizione una squadra speciale alle sue dirette dipendenze per risolvere il caso. L'unico indizio, però, è un altro terribile atto di sangue, avvenuto in Sicilia quasi trent'anni prima: il massacro di un'intera famiglia mafiosa, diventata famosa come la "Strage di San Valentino".

Ma in pochi sanno che, pure in quell'occasione, il capo famiglia era stato trovato crocifisso e che, nella sua bocca, era stata rinvenuta la larva di una vespa (dalla seconda di copertina).
Come indicato nella copertina "Continuum" è un thriller a tinte nerissime che vede il commissario Francesco Negronero, moderno cavaliere non proprio senza macchia, alle prese con una potente organizzazione criminale che non esita a uccidere e torturare uomini e bambini pur di raggiungere i propri scopi.
Una noir godibile che però solo a tre quarti del libro spazia finalmente nel soprannaturale. Dico questo perchè da fan di Gianfranco Nerozzi quale sono, sapendo quanto sia abile il "Nero" a muoversi nell'insidioso territorio dell'horror, avrei preferito una dose più massiccia di brividi, più mistero, più orrore. Ciò non toglie che "Continuum" sia comunque un buon romanzo scritto da un grande autore che da anni tiene alto il nome del fanta/horror nostrano.
E poi a questo prezzo vale senz'altro la pena di acquistarlo, subito.
Voto: 6,5
[Alessandro Balestra]

Incipit
Uscito dal tuo nascondiglio coperto di petali bianchi, ti muovi adagio. Con la sensazione di galleggiare, avanzi nel vivaio mentre tutte quelle vespe nere ronzano nel sangue.
La cerchi con lo sguardo. Dimmi dove sei...
Finalmente la scorgi. Lei è inginocchiata, col busto piegato in avanti. La testa a terra. Il corpo percorso da tremiti.
Ti chini e le accarezzi i capelli.
Lei solleva il capo, lentamente: il suo volto bellissimo è scomparso in un totem orribile, scolpito nell'osso lucido.