Luce e ombre

di Davide Piazzese - pagine 400 - euro 18,00 - Edizioni Sabinae

Dave Connors, protagonista della storia, è un angelo sotto mentite spoglie ma non ne ha coscienza. Lo scoprirà attraverso varie insidie fatte di visioni, incontri predestinati e pericolose lotte all’ultimo sangue. Così, tra le strade di un’America lontana si consuma la vicenda delineata dall’autore siracusano di cui è mio compito parlarvi. Davide Piazzese è solo al suo esordio quindi merita un occhio di riguardo, quest’opera un po’ acerba ma piena di passione, scritta col cuore. Non mancano oltretutto numerosi e divertenti intrighi amorosi nello sviluppo della trama che aggiungono spessore e retroscena al filone narrativo principale.

Lo stile di Luce e ombre appare ingenuo: possessivi, dimostrativi, complementi di materia e in generale assenza di editing. L’infodump regna incontrastato per buona parte del libro e quel che è peggio si tratta specialmente delle pagine iniziali il che rende difficoltoso l’approccio a una storia dai contenuti annacquati. Talvolta è difficile comprendere quali emozioni si intende trasmettere nelle varie scene ma forse esagero, è più probabile che dietro si celi l’intento di miscelare horror e umorismo.
Allora cosa salva il libro? Vicende in fin dei conti accattivanti, l’abilità di Piazzese nel saperle dosare col quotidiano e il frivolo. Allora probabilmente la scelta di introdurre il lettore nel nuovo continente ha natura metaforica: chissà Dave potrebbe essere un alter-ego di Davide, magari non siamo di fronte ai soliti omaggi verso la bandiera stelle e strisce.
Non si eccelle con i personaggi, mi riferisco in particolar modo alle prime 200 pagine. Direi che sono proprio le più difficili da digerire. I protagonisti sono ben delineati ma vivono le proprie emozioni, credo, con intensità esagerata. Mi riferisco, ad esempio, al pugno di Michael scagliato per rabbia dopo che il fratello ha battuto la testa e ai vari colpi di fulmine vissuti da persone adulte con gli occhi di ragazzini adolescenti. Le figure più interessanti non sono invece che comparse: Jack Hasper e Faccia di pollo per fare un paio di nomi. Ben sviluppate sono le sequenze riflessive, in grado di scolpire meglio la psiche dei protagonisti, attraverso un percorso di crescita che li porterà ad affrontare il mondo delle ombre, sempre potente e incombente anche nelle righe finali.
Tirando le somme ho assistito a debutti migliori, però sono fiducioso nella vena di Davide Piazzese, e gli auguro di migliorare al prossimo tentativo.
Voto: 6-
[Gianluca Giannattasio]

Incipit
C’è qualcosa in me. La sento dappertutto. Ho i brividi e... poi brucia, brucia troppo. Non mi fa respirare. E’ nella mia testa...