Le nove stelle

di Marco Siena - pagine 198 - euro 14,00 - Butterfly Edizioni

Dopo essere stato lasciato dalla fidanzata il giovane Chris decide di rifugiarsi al mare per trascorrere in solitudine il Capodanno e poter così leccarsi le ferite e meditare sul proprio futuro. Ma il destino ha ben altri progretti per lui infatti, durante una passeggiata notturna, Chris incontra lo spregiudicato e brillante Rusty, un vecchio amico di infanzia che, nel bene e nel male, cambierà drasticamente la sua vita.
Letta la trama gli amanti dell'horror si chiederanno cosa ci fa questa recensione su Scheletri. "Le nove stelle", scritto dal modenese Marco Siena potrebbe sembrare semplicemente un dramma esistenziale che parla di un amore finito male o un romanzo di "formazione al contrario" che descrive la discesa nel baratro di un bravo ragazzo. No, c'è ben altro.

Non fatevi ingannare perchè vi assicuro che non rimarrete delusi, non riuscirete a mollare tanto facilmente le disavventure di Chris (è fin troppo facile identificarsi nel personaggio) e soprattutto vale davvero la pena di arrivare al geniale colpo di scena finale.
Quindi tutto perfetto? Lo sarebbe se non ci fossero alcuni fastidiosi refusi che si ripetono durante le lettura. Un'attenta correzione delle bozze avrebbe risolto facilmente il problema. Oltre a questo, ammetto che è una mia fissazione, avrei preferito che l'autore scegliesse per tutti i suoi personaggi dei nomi italiani al 100%.
Voto: 6
[Alessandro Balestra]

Incipit
Ordinò svogliatamente l'ennesima vodka orange della serata con un cenno alla cameriera, poi si richiuse in se stesso, cercando di isolarsi dalla musica, dalle risate e dalle chiacchiere degli altri clienti del locale. Aveva pensato che quella festa di fine anno potesse essere una distrazione dalla sua amara, cocciuta e insensata solitudine che lo aveva portato fino a lì. Anche l'idea di andare sulla costa gli era sembrata una buona idea, ma il mare d'inverno, come aveva potuto appurare poche ore dopo che era arrivato, era davvero deprimente, soprattutto quando si è soli.
"Ecco, fanno dodici euro", disse la cameriera porgendogli la vodka e lo scontrino, urlando quasi per farsi sentire in mezzo al casino. Dodici euro un furto, ma Chris aveva accettato stoicamente e stancamente il proseguire della serata, usando l'alcool per distrarsi e dare un senso alla sua permanenza lì. Assaggiò appena la bevanda, tornando a guardarsi intorno.