di Christopher Moore - pagine 285 - euro 16,50 - Elliot edizioni
Come nelle migliori tradizioni Tommy, il protagonista di questo romanzo,
si risveglia al mattino dopo una notte brava trascorsa a “spupazzarsi”
una rossa tutta pepe per scoprire che il suo mondo è radicalmente
cambiato.
La rossa, il cui nome è Jody è in realtà una vampira che ha pensato bene
di crearsi un compagno e quindi, di tramutare Tommy in un suo simile.
Pian piano Tommy scopre quali siano i pro e i contro della sua nuova
condizione di vampiro immortale: deve trovare del sangue per nutrirsi,
un nascondiglio in cui ripararsi dalla luce del sole e sfuggire agli,
oramai ex amici di Tommy con i quali sconfisse il creatore di Jodie, gli
Animali gruppo di ammazza vampiri male in arnese. Non ultimo trovare
degli schiavi per lui e Jodie che possano espletare le necessità diurne.
Christopher Moore, scrive una storia di vampiri decisamente senza tono.
La trama di “Suck!” si intreccia a prostitute tinte di blu, vampiri
glassati nel bronzo fuso, stereotipi di poliziotti mangia ciambelle,
barboni che barattano sangue con alcolici, gatti obesi, adolescenti emo
con tanta voglia di morire e che scrivono diari assurdi.
Una trama che si sforza di apparire divertente ma che in realtà non fa
altro che singhiozzare dall’inizio alla fine.
Da molti l’autore è osannato come “divertente”, ritenuto geniale, sopra
le righe.
Forse lo è, ma un difetto che lo accompagna è la continua stesura di
finali tirati via e che lasciano ci lasciano con l’immancabile pensiero
tipico di questi casi: “Tutto qui?”.
Se avete letto “Un lavoro sporco” romanzo davvero godibile e che strappa
diverse risate, che riesce a creare empatia con il lettore, in “Suck” non troverete niente di tutto questo. A parte qualche personaggio
ricorrente presente appunto anche in “Un lavoro sporco”.
La Elliot Edizioni porta in Italia questo romanzo che apparentemente non
ha né capo, né coda e sicuramente perché è la seconda parte di una
trilogia, il cui primo capitolo intitolato “Bloodsucking Fiends: A Love
Story” è uscito nel 2005 negli Stati Uniti e l’ultima parte “Bite Me: A
Love Story “è stato edito nel 2010 sempre in USA.
Il perché di questa pubblicazione in ordine sparso non ci è dato di
saperlo, forse l’editore ha cercato di entrare nella corrente modaiola
del momento legata ai vampiri, ma allora perché pubblicare una storia
monca?
In conclusione: una commedia tiepida, forse proprio perché mutilata del
suo antefatto, adatta per lo più a persone che leggono poco o non
leggono affatto che vi troveranno di sicuro qualcosa di interessante.
L’edizione del volume è molto buona, copertina rispettosa dell’originale
sia nella grafica che nel contenuto.
Prezzo nella media.
Voto: 4
[Marco Montozzi]
Incipit
«Brutta stronza succhiasangue, mi hai ucciso!».
Tommy era al suo primo risveglio da vampiro. Diciannove anni,
corporatura esile, aveva trascorso tutta la vita tra stati di meraviglia
e confusione.
«Volevo stare con te». Jody: pallida, bella, una lunga chioma rossa che
le scendeva sul viso, un naso grazioso che si tuffava in mezzo a una
spruzzata di lentiggini, e un enorme sorriso impiastricciato di
rossetto. Era una non-morta da un paio di mesi appena, e stava ancora
lavorando al suo aspetto spettrale.