di Luca Di Persio - pagine 256 - euro 16,50 - Elliott Edizioni
Thriller originale e potente che richiama le atmosfere dei film di
Tarantino e il mondo enigmatico di Lost. Il romanzo racconta la storia
di Paolo Assi, poliziotto-killer esperto di esplosivi, che durante
un'indagine non ufficiale scopre l'esistenza di un'organizzazione
segreta, attiva da oltre duecento anni nel simulare la morte dei propri
ricchissimi clienti, tra cui Marilyn Monroe, James Dean, Elvis Presley,
e altri ancora...
Assi si renderà conto di essere egli stesso una pedina di un sistema
molto più grande e pericoloso, che nasconde un inquietante segreto.
Sullo sfondo si muovono gli agenti dell'organizzazione, come King o la
sensuale e perfida Bambi, in lotta tra loro per il controllo del potere.
Momento Zero, romanzo d’esordio del romano Luca Di Persio, si fa
decisamente apprezzare per il taglio avventuroso e per i meccanismi di
una trama oliati a dovere. Onestamente, a dispetto della sinossi, di tarantiano c’è ben poco e più che richiamare il mondo di Lost, Momento
Zero si avvicina più agli intrighi à la Dan Brown.
Non basta difatti la figura di Paolo Assi, che molto si avvicina al Vic
Mackey di The Shield, per dare un’impronta smaccatamente pulp, anche se
il primo (avvincente) capitolo del libro potrebbe convincere del
contrario.
In ogni caso, ci troviamo di fronte a un romanzo che non concede pause,
grazie a un’azione serrata e a uno stile asciutto e ficcante, e le
duecento e rotte pagine del libro scorrono a una velocità sorprendente.
I personaggi sono ben delineati e, come già detto, la trama coinvolge
fino alla fine, curata sin nei minimi dettagli.
Tuttavia, emergono durante la lettura alcuni aspetti che impediscono al
romanzo di oltrepassare il limite del discreto e rientrare nella
categoria dell’ottimo. L’ambientazione è uno di questi aspetti, anche se
il ritmo forsennato che Di Persio imprime alla narrazione riesce quasi a
farla passare in secondo piano. Di Roma - e di romano - si avverte ben
poco, e quel poco ha il sapore di artefatto, non c’è un approfondimento
tale da “immergere” il lettore nella realtà quotidiana della capitale.
Il secondo, e più importante aspetto, è l’ultima parte del romanzo, dove
troppi punti interrogativi vengono lasciati in sospeso, troppo viene
affidato all’immaginazione del lettore e troppo il senso di frustrazione
per dover attendere un inevitabile secondo atto. Gli indizi disseminati
lungo il corso delle pagine lievitano fino al finale convulso in maniera
sproporzionata, creando uno squilibrio evidente: molta carne al fuoco,
insomma, che in Momento Zero rimane sul fuoco, in attesa di mangiarla
nel (probabile?) secondo romanzo.
Si tratta, a ogni modo, di un esordio più che positivo per Luca, al cui
(evidente) talento la Elliott Edizioni (che ha confezionato un prodotto
di pregevolissima fattura, dal punto di vista puramente “estetico” e da
quello globale) ha concesso giustamente fiducia.
Voto: 7
[Gabriele Lattanzio]
Incipit
Lunedì 15 ottobre, ore 4:50
Roma, periferia sud, via Appia Nuova, 5 km oltre il Grande Raccordo
Anulare. Intense perturbazioni in arrivo dal versante atlantico.
Ottantadue km/h.
La luce stava tornando. La sentiva strisciare alle sue spalle,
guadagnare spazio. Sarebbe arrivata di colpo a prenderlo e trascinarlo
via, come la massa di una marea. Avrebbe divorato ogni cosa e riempito
fino all’orlo tutti i buchi, le cavità e le fessure della sua testa.
Strinse gli occhi e schiacciò l’acceleratore.
Il vetro era appannato, nonostante lo sbrinatore fosse alla massima
velocità. Staccò una mano dal volante per pulirlo, quando le luci
lampeggianti della strada illuminarono di colpo il gomito di una curva
lunga e stretta. Un’ondata di riflessi gialli invase l’abitacolo: sterzò
all’ultimo momento e colpì con la fiancata dell’auto un pezzo sporgente
di guardrail.