di Donato Carrisi - pagine 468 - euro 18,60 - Longanesi
Un nuovo mostro si aggira per la città, un serial killer tanto spietato
quanto astuto che rapisce e uccide delle ragazzine e mozza loro un
braccio per lasciare così un macabro trofeo alla polizia. Ma una di loro
è ancora viva anche se gravemente ferita. Per la squadra speciale del
criminologo Goran Gavila e di Mila Vasquez, esperta nel ritrovamento di
persone scomparse, comincia una corsa contro il tempo per salvare la
piccola dalle mani del rapitore.
Come i vampiri anche i serial killer
appartengono a quel genere di narrativa di cui si è ampiamente abusato
in questi ultimi anni. Ormai su di loro si è scritto di tutto e di più e
quindi risulta ben difficile trovare libri che offrano idee o spunti
nuovi. Donato Carrisi ha rischiato ed è riuscito, a mio parere
parzialmente, a scrivere qualcosa di discreto.
"Il suggeritore" è un
romanzo avvincente che, soprattutto nella parte finale, riesce a stupire
e a proporre qualcosa di nuovo, non fatevi ingannare dalla trama
all'apparenza banale. Ho scritto "parzialmente" perchè ho trovato i
personaggi un tantino stereotipati ma più di tutto non ho gradito
l'ambientazione straniera. Se la storia fosse stata ambientata in Italia
con personaggi italiani il mio giudizio sarebbe stato ancora più
positivo.
Voto: 6,5
Incipit
Carcere di xxxxx, Distretto Penitenziario n. 45
Report del Direttore, dr. Alphonse Berenger, 23 nov. c.a.
All'attenzione dell'Ufficio del Procuratore Generale J.B. Marin
Oggetto: Confidenziale
Gentile signor Marin,
mi permetto di scriverLe per segnalare lo strano caso di un detenuto.
Il soggetto in questione è il numero di matricola RK-357/9. Ormai ci
riferiamo a lui solo in questo modo, visto ceh non ha mai voluto fornire
le proprie generalità.
Il fermo di polizia è avvenuto il 22 ottobre. L'uomo vagava di notte -
solo e senza vestiti - in una strada di campagna nella regione di xxxxx.
Il confronto con le impronte digitali
con quelle contenute negli archivi ha escluso il suo coinvolgimento in
precedenti reati o in crimini rimasti irrisolti. Tuttavia il reiterato
rifiuto a rivelare la propria identità, anche davanti a un Giudici, gli
è valso una condanna a quattro mesi e diciotto giorni di reclusione.