di Charlaine Harris - pagine 299 - euro 15,90 - Delos Book
Nel terzo libro della saga di Sookie Stackhause iniziamo davvero a
capire di che pasta è fatta la nostra eroina, la bella cameriera
telepate protagonista di molte avventure.
La Harris lascia le calde ed appiccicose suggestioni della campagna
della Louisiana per spostarsi nella piccola cittadina di Jackson nel
Mississipi.
Il Club dei morti, che dà il titolo al romanzo è il punto di partenza
per le personalissime indagini di Sookie. Il suo fidanzato il vampiro
William Compton è scomparso, mentre nella scena incombe la donna fatale
che lo aveva vampirizzato, nonché il suo grande amore Loreena.
Rapito, torturato, forse morto, senza alcuna certezza e con il dolore
nel cuore, la giovane cameriera si sposta nel Mississipi, aiutata dal
suo amico di sempre, il potente vampiro Eric Northman e da una nuova
conoscenza, il licantropo Alcide.
Con questi presupposti ne “Il club dei morti” approfondiremo la
conoscenza dei mutaforma e dei licantropi, capiremo parte dei loro
particolari legami con i vampiri ed i goblin.
Con la solita minuzia di particolari la scrittrice ci presenta nuovi ed
importanti personaggi, come il re dei vampiri del Mississipi e la Regina
della Louisiana, ci trascina in una storia veloce e dal ritmo serrato ed
incalzante.
Tra “impalettamenti”, inseguimenti, torture e dissanguamenti seguiremo
le azioni della nostra eroina, che questa volta deve davvero cavarsela
da sola.
Sarà picchiata, morsa e violentata ma il suo spirito e la sua
determinazione la porteranno a risolvere i dilemmi e i quesiti che si
era posta, tutto con un pizzico di ironia e con una buona dose di
erotismo.
Voto: 7
[Polissena Cerolini]
Incipit
Quando entrai a casa sua, Bill era chino sul computer, uno scenario che
negli ultimi due mesi mi era diventato fin troppo familiare. Fino
all’ultimo paio di settimane, lui aveva fatto lo sforzo di staccarsi dal
suo lavoro quando arrivavo a casa sua, ma adesso la tastiera lo attirava
più di quanto facessi io.
- Ciao, tesoro - mi salutò distrattamente, lo sguardo inchiodato sullo
schermo. Una bottiglia vuota i TrueBlood di tipo 0 era posata sulla
scrivania, accanto alla tastiera... se non altro, si era ricordato di
mangiare.
Non essendo tipo che andasse in giro in jeans e t-shirt, Bill indossava
pantaloni cachi e una camicia a scacchi in toni smorzati di azzurro e
verde, la sua pelle pareva splendere e i folti capelli neri emanavano un
profumo di Herbal Essence: nel complesso, il suo aspetto era sufficiente
a provocare una crisi ormonale in qualsiasi donna. Gli baciai il collo,
senza ottenere nessuna reazione, poi gli leccai un orecchio. Ancora
niente.