Monster nation

di David Wellington - pagine 313 - euro 4,90 - Epix Mondadori

Dalle tenebre, lo tsunami di cannibalismo e orrore che ha annientato gli Stati Uniti continua a dilagare. Al suo passaggio, restano solo disperazione, consunzione, devastazione. In questo mondo al limite estremo, a Bannerman Clark, capitano della Guardia nazionale, è affidata una missione peggio che impossibile: scoprire cosa sta accadendo e fermarlo. Prima che anche Los Angeles, come già New York, sprofondi nel baratro dominato dai morti che camminano. E la chiave dell’enigma, tragica, orrida ironia, potrebbe essere nascosta nella mente di un non morto.

Dopo "Monster Island", esplorazione di un universo dominato dall’orrore, "Monster Nation" ci riporta all’origine stessa del male: a quando i morti hanno cominciato a risorgere.
Seguito di “Monster Island” (dapprima proposto col più azzeccato titolo “Zombie Island”), questo romanzo è in realtà un prequel che ci porta a scoprire come e perchè i morti sono tornati a camminare sulla terra, in cerca di carne umana. Mentre in “Monster Island” abbiamo a che fare con un mondo già ben oltre l'orlo del baratro, in questo capitolo intermedio assistiamo al cuore della crisi, che inizia in sordina per poi espandersi come un incendio estivo.
David Wellington riprende le tematiche del primo romanzo, dove riuscì a caratterizzare la tematica zombesca con una curiosa ventata di originalità in grado di mischiare l'elemento esoterico alla più classica invasione di morti viventi in stile romeriano.
In "Monster Nation" un paio di personaggi principali sono addirittura degli zombie. La prima, Nilla, è riuscita a conservare la capacità di pensare e anche una sottospecie di coscienza, mentre il secondo, Dick, è il più classico dei ritornanti stupidi e affamati, anche se avrà un ruolo molto importante nell'intreccio. Il terzo protagonista è Bannerman Clark, un semplice capitano della Guardia Nazionale che nel giro di poche settimane si troverà a coordinare la resistenza dei pochi esseri umani scampati all'epidemia (che poi epidemia non è!).
In realtà "Monster Nation" è un po' meno riuscito rispetto al primo volume. Wellington mette molta carne al fuoco e di tanto in tanto sembra perfino cambiare registro narrativo, passando dall'horror classico al grottesco, per poi buttarsi sul survival più puro. Ci sono capitoli molto riusciti e altri più lenti e macchinosi, che stridono un po' col contesto generale. Anche il finale lascia parecchio perplessi, perchè va a parare proprio dove non è lecito immaginare nelle pagine precedenti.
Detto ciò "Monster Nation" è comunque un buon libro di sano intrattenimento horror, senza troppe pretese di disamina sociale o approfondimento psicologico.
A brevissimo arriverà in Italia anche il terzo volume, "Monster Planet", così i lettori avranno modo di dare un giudizio collettivo sull'intera saga di Wellington.
Voto: 6
[Alessandro Girola]

Incipit
“Mio fratello era già morto!” fu la bizzarra dichiarazione rilasciata da Clifton Thackeray, mentre veniva rinchiuso nel carcere di Fort Collins. L'uomo, accusato di essere implicato in un delitto stravagante e perverso, sabato scorso ha tentato di impiccarsi con la sua cintura. Che cosa è accaduto realmente tra le montagne? Il nostro Harry Blount sta indagando.
“Westword Weekly”
Denver, Colorado - 15/3/2005