di Nancy Kilpatrick - pagine 269 - euro 9,90 - Newton Compton
Carol, una giovane donna americana con alle spalle un matrimonio fallito, è caduta in una profonda depressione da quando ha scoperto di poter essere portatrice del virus dell'AIDS, trasmessole dal ex-marito, bisessuale e adultero. Durante una vacanza in Francia, dove spera di poter dimenticare anche solo per un attimo i suoi problemi, viene rapita nella città di Bordeaux da Andrè, un sedicente vampiro e condotta in un castello, dove costui dimora con altri tre della sua specie. I due stringono un patto: il vampiro promette di non ucciderla e di liberarla dopo 14 giorni, ma durante questo lasso di tempo Carol dovrà diventare la sua schiava e soddisfare ogni sua perversione sessuale. Scaduto il termine, Carol torna libera e prosegue il suo viaggio. Tre settimane dopo in Spagna, scopre però di essere incinta e il padre è Andrè, un vampiro.
Ultimamente sto cercando di recuperare libri di genere horror, possibilmente con vampiri,
zombi e creature simili. Dopo aver letto vari commenti positivi sul web, mi decido a
comprare questo romanzo. L'ho letto in tre giorni, ma più proseguivo nella lettura, più
ripetevo a me stesso: Adesso succede qualcosa di bello; adesso succede qualcosa di
bello. È successo qualcosa di bello?
La risposta è no.
La trama in sé non sarebbe male, ma doveva essere sviluppata meglio con passaggi che
necessitavano di un'analisi più approfondita. Ad esempio la storia d'amore fra i due
protagonisti: non è raro per una vittima innamorarsi del suo carnefice, ma il processo
dovrebbe essere lento e graduale, mentre già dalle prime pagine si intuisce che Carol ha
perso la testa per Andrè. Quasi irriconoscibile la figura del vampiro: Andrè sembra più
uno squilibrato affetto da manie sessuali che un essere tormentato, diviso fra l'amore per
la sua vittima e il terrore per il passato. I suoi simili non sembrano neanche vampiri, ma
membri del Fate Bene Fratelli o di chissà quale altra comunità dedita al volontariato.
Nancy Kilpatrick ha dalla sua solo lo stile di scrittura: pulito, veloce, senza
tempi morti. Poco, troppo poco per risollevare le sorti di un libro.
Chi ama le storie sui vampiri farcite di sesso a volontà continui a essere fedele alla
Rice.
Chi adora il lato oscuro e sanguinario di queste creature continui a cercare.
Voto: 4
[Nanny Ranz]
Incipit
Carol accavallò le gambe e ruotò lentamente lo stelo del calice di vino fra il
pollice e le dita della mano destra, fin troppo consapevole del fatto che si trattasse del
suo terzo prosecco da quando aveva cenato. Non esageriamo, ammonì se stessa, e poi
mandò giù un altro sorso. Sospirò. Meglio rivolgere la sua attenzione a qualcosa di
meno dannoso del vino locale. Sotto la luce delle pittoresche lampade a olio del caffè,
Carol tornò a leggere il <<Philadelphia Inquirer>>, a malapena in grado di
distinguerne i caratteri. Non che importasse: aveva già letto il giornale, acquistato la
settimana precedente, subito dopo essersi imbarcata per Parigi, e una seconda volta sul
volo per Bordeaux. Era come qualcosa di familiare. Ma i sentimenti di conforto e di dolore
si annullavano a vicenda: il giornale non riusciva a catturare il suo interesse.