I reietti dello spazio

di Tom Godwin - pagine 222 - euro 12,00 - Delos Books

Dopo tre anni di cruente battaglie, gli abitanti del pianeta Ragnarock sono riusciti a sconfiggere l'impero Gern e a liberare la Terra e Athena dalla schiavitù. Purtroppo i terrestri si dimostrano da subito molto diffidenti nei confronti dei loro salvatori, perché dotati di una potenza sovrumana che solo chi è nato su Ragnarock può possedere, in quanto la gravità su quel pianeta è dieci volte superiore a quella della Terra. Così, quando da una lontana galassia appare una misteriosa nave che rapisce donne e bambini su Ragnarock, i terrestri decidono di non intervenire e di lasciare i liberatori al loro destino. Per costoro si profila un viaggio fino ai confini estremi dell'universo, sul pianeta Kilvar, conteso da due popoli: i Kilvar, felini enormi dotati di poteri telepatici e gli Shomariani, uomini in possesso di una tecnologia avanzatissima.

1964: sei anni dopo aver pubblicato gli Esiliati di Ragnarock, opera che lo avrebbe consegnato alla leggenda della letteratura della super fantascienza, Tom Godwin decise di scrivere il suo secondo romanzo, il seguito delle avventure del popolo nato sul pianeta dimenticato da Dio. Per evitare di cadere nel ridicolo, come spesso accade per le seconde avventure, l'autore decise di dare un taglio differente alla storia, imprimendole una forte tematica sociale. Nelle pagine di questo libro, vi è una trasposizione delle lotte sociali e antirazziste di quegli anni: i terrestri odiano chi li ha salvati, perché costoro sono superiori dal punto di vista fisico, possiedono capacità a loro sconosciute e possono rappresentare una minaccia e per questo li temono. La stessa paura fermerà e trarrà in inganno gli abitanti di Ragnarock, nel momento in cui dovranno scegliere quale fazione appoggiare nella battaglia su Kilvar. L'autore sente molto la necessità di affrontare le tematiche del pregiudizio e del razzismo, poiché anche lui ne fu vittima (Godwin soffrì di alcolismo ed era lui stesso un disabile). Se gli Esiliati di Ragnarock era l'esaltazione della fantascienza che liberava la fantasia, permettendoci di sognare ad occhi aperti e di volare liberi negli immensi spazi della galassia, i Reietti dello spazio rappresenta uno dei primi tentativi di immergere un genere da sempre considerato pura invenzione nei problemi della realtà. Lo stile di Godwin tuttavia sembra risentire della volontà di realizzare una scrittura più impegnata: il ritmo non è incalzante come nel primo romanzo e si alternano dei punti noiosi ad altri affrettati, dando l'idea di un'opera non omogenea. La lettura comunque risulta scorrevole e piacevole e non si hanno problemi ad arrivare alla fine.
Ogni tanto si notano errori di ortografia e di punteggiatura, ma nulla di veramente grave. Come per il primo libro, rinnovo i miei complimenti all'Associazione Delos per aver finalmente stampato per la prima volta in Italia, un romanzo che, anche se meno famoso del suo predecessore, ha comunque contribuito a gettare le basi della fantascienza moderna.
Voto: 6,5
[Nanny Ranz]

Incipit
La flotta vittoriosa si trovava a due giorni di distanza dalla Terra, quando la Nave Fantasma apparve nuovamente, materializzandosi senza alcun preavviso, come faceva sempre.
Nella sala di comando della Ragnarock, John Humbolt stava osservando distrattamente lo schermo di prua che mostrava soltanto il nero uniforme e monotono dell'iperspazio, quando il punto luminoso e scintillante apparve improvvisamente.
- Normann... è riapparsa - avvertì Humbolt, poi premette il pulsante che azionava l'allarme a tutte le postazioni di fuoco e continuò, parlando al microfono: - La Nave fantasma è davanti a noi. Forse questa volta ci rivelerà quali sono le sue intenzioni.
Sullo schermo di servizio apparve il volto di Norman Lake, un uomo biondo che sapeva muoversi in assoluto silenzio e aveva un volto affilato che lo faceva assomigliare a un lupo dagli occhi azzurri.
- Non può appartenere ai Gern - disse, scrutando a sua volta il punto bianco sullo schermo. - Dopo tre anni di scontri sanguinosi l'Impero Gern non esiste più e tuttavia la Nave Fantasma continua a seguirci.