Il viaggiatore

di John Twelve Hawks - pagine 456 - euro 18,00 - Mondadori

Maya è una bellissima ragazza di ventisette anni, che cerca di condurre una vita serena e tranquilla. In realtà sta cercando di sfuggire disperatamente al destino che l'aspetta. Suo padre Thorn, fin da bambina l'ha addestrata per essere un Arlecchino, un guerriero spietato, esperto di tutte le arti marziali ed abilissimo con ogni tipo di arma esistente a questo mondo. Scopo degli arlecchini è proteggere i Viaggiatori, uomini capaci di proiettare il proprio spirito oltre le barriere dello spazio, in altre dimensioni, alla ricerca del sapere con cui illuminare la via degli altri uomini. I viaggiatori sono da secoli perseguitati dalla Tabula, una potentissima organizzazione segreta che vede in costoro una minaccia al loro progetto di controllare l'umanità. Maya, inizialmente vorrebbe sfuggire questa guerra, ma l'omicidio del padre, da parte di un emissario della Tabula, la spingerà a cercare vendetta e a portare a termine la sua missione: proteggere Gabriel e Michael Corrigan, due degli ultimi viaggiatori esistenti.

Opera prima di John Twelve Hawks, uno degli scrittori emergenti più promettenti del panorama internazionale. Dal punto di vista formale e lessicale, l'opera presenta qualche lacuna, cosicché il lettore in alcuni passi tende a faticare. Anche la trama può a prima vista sembrare non originale: la potente organizzazione che vuole esercitare il controllo sul mondo, il gruppo di eroici combattenti che si ribella, la storia d'amore fra i due protagonisti e così via. Ciò che però colpisce è la straordinaria attualità dell'opera ed il modo in cui Hawks la cala nell'ambiente contemporaneo: l'autore delinea un mondo in stile Grande Fratello, in cui gli uomini sono tutti succubi di questa potente organizzazione, la Tabula, che li spia in ogni momento della loro vita. A rendere più angosciante l'opera, non è neanche la lotta fra le due fazioni, ma il motivo che l'ha scatenata: da una parte gli Arlecchini, profeti di un mondo libero da ogni tipo di schiavitù, che difendono i Viaggiatori, per far sì che loro mostrano a tutti la via della libertà e l'immenso potere della mente umana; dall'altra parte la Tabula, che asserisce l'impossibilità per l'essere umano di vivere libero, in quanto incapace di rendersi conto dell'effettiva grandezza di questo dono, con la conseguenza di poter instaurare un clima di pace, solo se si sente dominato da un essere superiore pronto a punirlo se non rispetta l'esistenza altrui. Hawks tende a raccontare la storia analizzando il punto di vista dell'uno e dell'altro, lasciando al lettore il compito di decidere da che parte stare. Il quesito che traspare dalle pagine è quindi questo: possono libertà e pace coesistere o l'uomo è un essere talmente stupido da rendere impossibile questo progetto?
Voto: 8
[Nanny Ranz]

Incipit
Maya allungò il braccio aggrappandosi alla mano di suo padre mentre uscivano dal sottosuolo, verso la luce. Thorn non la respinse, né le disse di concentrarsi sulla postura. Sorrise e la condusse per una stretta scalinata che sbucava in una lunga galleria di piastrelle bianche. La società dei trasporti aveva installato a un lato del passaggio delle sbarre d’acciaio verticali, che facevano sembrare il corridoio parte di un’enorme prigione. Se fosse stata da sola, Maya si sarebbe sentita in trappola. Ma non c’era nulla da temere. Papà era con lei.
“E’ una giornata perfetta” pensò Maya. Be’, forse era la seconda giornata perfetta. Ricordava ancora di quando, due anni prima, papà era mancato al suo compleanno a Natale, per ricomparire all’improvviso a Santo Stefano con un taxi carico di regali per lei e sua madre. Quel mattino era stato fantastico e pieno di sorprese, ma questo sabato prometteva una felicità più duratura. Invece del solito deposito abbandonato di Canary Wharf, dove le insegnava a tirare a calci e a pugni e a usare le armi, suo padre l’aveva portata allo zoo di Londra, raccontandole una storia diversa per ogni animale.