di Joe R. Lansdale - pagine 287 - euro 13,00 - Fanucci editore
Come si fa a raccontare una storia di adolescenti violenti, strafatti e fuori di testa che
irrompono nella vita di una coppietta felice nei giorni di Halloween senza rischiare di
essere banali? Semplice: bisogna essere Joe R. Lansdale.
Il lato oscuro dellanima non è uno tra i lavori più
incisivi dellautore texano, ma condivide con tutti gli altri suoi libri una
caratteristica: dopo le prime righe... è impossibile smettere di leggere. La vicenda
narrata si svolge dal 29 al 31 ottobre, ma il libro si legge in molto meno tempo. La trama
non è delle più originali: un gruppo di minorenni sbandati e violenti si diverte (e il
termine è più che appropriato) a violentare le donne di Galvestone, ridente
cittadina del Texas, tagliandogli poi la gola senza alcuno scrupolo.
Quando Clyde,
il capo del branco, viene catturato e in carcere simpicca, il resto del gruppo,
guidato dalla follia schizofrenica e misteriosa del suo braccio destro Brian, decide di
vendicarsi sulla donna che ne ha causato larresto. In un crescendo di violenze stile
arancia meccanica e brutali omicidi, il riconoscibilissimo stile
dellautore riesce, come ormai ci ha abituato, a sfiorare più volte il grottesco,
strappando al lettore un sorriso, anche e soprattutto nelle scene più efferate.
Il filo conduttore del romanzo è la violenza, intesa come un lato oscuro che
alberga in ogni uomo e che, nel corso del libro, trova il suo risveglio in tutti i
protagonisti, buoni o cattivi che siano (e non ci si poteva aspettare altro, visto
lautore della citazione di apertura). Il cattivo di turno, nella fase iniziale della
sua mutazione sociale, fornisce una interessante visione dellumanità, intesa come
giungla che per secoli ha soffocato il più forte con leggi e regolamenti, ma che
inevitabilmente, ora che la razza dei buoni si è auto-indebolita vede il
risorgere dei violenti, unici reali dominatori tra gli uomini, paragonati più volte al
superuomo.
Il lettore perciò, non si aspetti una trama complessa e trovate geniali, ma si accontenti
(e non è poca cosa) di un libro ben scritto, semplice, avvincente, nero come lauto
dei protagonisti e Cattivo, con la C maiuscola. Si potrebbe anche dire che, per la
banalità della vicenda e del suo epilogo non è certo questo il libro che farà
innamorare di Lansdale un lettore che non lo conoscesse. Ma se per puro caso, come è
capitato a chi vi scrive, vi capita di cominciare a leggere questo libro il 29 ottobre,
fidatevi: la sera stessa scruterete meglio il buio attorno a casa vostra, quando
rincasate. Voto: 7
[Gelostellato]
Incipit
Uno squalo nero naviga per i mari di cemento - 29 ottobre
Ebbene sì! Noi siamo barbari e barbari vogliamo rimanere. Ci fa onore. Saremo
noi a ringiovanire il mondo. Il mondo di oggi è prossimo alla fine. Il nostro solo
compito è di saccheggiarlo
Adolf Hitler
Mezzanotte. Nera come il cuore di Satana.
Uscirono dall'oscurità in una Chevrolet Impala nera del '66, divorando verso nord la
statale 59 come tanta succosa caramella mou grigia. Nella notte fonda l'automobile, tutta
sola li fuori, sembrava una macchina del tempo venuta da un futuro malvagio. I fari erano
bisturi d'oro che squarciavano il grembo delicato della notte, si spingevano nelle sue
viscere ma consentendo loro di rimarginarsi per bene dopo il passaggio della vettura. Il
motore, perfettamente a punto e pesantemente truccato, gemeva di piacere sadico.
Appena due ore prima, a una settantina di chilometri da Houston, l'Impala aveva assestato
un colpo a una Plymouth bianca, come un barracuda che s'avventi sul morbido ventre di un
pesce bianco. La Plymouth del '73 andava a novanta all'ora. Si trovava sulla sua corsia e
andava incontro alla Chevrolet, facendosi i fatti suoi, quando il demone nero aveva
oltrepassato la striscia e il suo clacson aveva gridato nel buio. Non era un suono
d'avvertimento, ma un insolente rimbombo d'autorità: «Togliti di mezzo, pesce
bianco, la strada è mia!»