 di Stephen King - pagine 784 - euro 10,50 - Sperling Paperback
di Stephen King - pagine 784 - euro 10,50 - Sperling Paperback
Castle Rock è una sonnolenta cittadina del Maine talmente tranquilla da risultare addirittura noiosa. Curiosità e vitalità sembrano rifiorire con l'arrivo di Leland Gaunt, un distinto ed elegante signore che apre, proprio nel centro del paese, il suo nuovo negozio "Cose preziose", una sorta di emporio che vende curiosità e rarità di ogni genere e gusto. Tutta la comunità rimane letteralmente stregata dal fascino del signor Gaunt, abile e diabolico venditore capace di manipolare le persone per i suoi scopi. Per Castle Rock inizia così un vero e proprio incubo caratterizzato da violenza e follia.
Con questo geniale romanzo Stephen King ha creato un grandioso gioco ad incastro nel quale personaggi e storie si intrecciano tra loro perfettamente, il risultato finale è un puzzle demoniaco dove sangue ed orrore la fanno da padroni. King, superbo narratore, si diverte pure a seminare qua e là per il romanzo infinite citazioni di altri suoi libri ambientati a Castle Rock: Cujo, La zona morta, Stand by me e La metà oscura. Grandioso! Voto: 9
Incipit
  Sì che ci sei stato. Io non dimentico mai una faccia.
Vieni, vieni, qua la mano! Ti dirò, guarda, ti ho riconosciuto da come camminavi prima
  ancora di vederti bene in faccia. Non avresti potuto scegliere un giorno migliore per
  tornare a Castle Rock. Non è un bijou? Manca poco all'apertura della caccia e poi avremo
  i boschi invasi da quegli scemi che tirano a tutto quello che si muove e mai che mettano
  la giubba arancione, e poi neve e nevischio, ma a suo tempo, a suo tempo. Adesso è
  ottobre, e alla Rocca ce lo teniamo buono, l'ottobre, che resti pure quanto vuole.
Per me è il momento più bello dell'anno. In primavera si sta bene qui, ma io dico che
  ottobre si mangia maggio in insalata. Qui nel Maine, è la regione occidentale quella che
  tutti si dimenticano subito, quando l'estate è fuggita, e quelli con i cottage al lago e
  su al View se ne sono tornati a New York e nel Massachussets. La gente di qui li vede
  arrivare e andarsene ogni anno, ben arrivati, ben arrivati, ben arrivati, e poi
  arrivederci, arrivederci, arrivederci. E' bello quando vengono, perchè portano i loro
  dollari di città, ma è bello quando se ne vanno, perchè si portano dietro anche tutte
  le loro grane di città.
E' di grane che ho voglia di parlare più che altro, se ti va di ascoltare un pò. Ci
  mettiamo qui, sui gradini del palco dell'orchestra andrà benissimo. Al sole si sta al
  calduccio e da qui, nel bel mezzo del parco municipale dove siamo, dominiamo praticamente
  tutto il centro. C'è solo da dare un occhio alle schegge. Ci sarebbe bisogno di una bella
  passata di carta vetrata agli scalini e poi una mano di vernice. E' compito di Hugh
  Priest, ma ancora non ci si è messo. Beve, sai? Non è un segreto. Non che a Castle Rock
  non ci siano segreti, ma per conservarli c'è da lavorare sodo parecchio e ne è passato
  di tempo, da quando Hugh Priest e il lavoro sodo andavano come dire d'amore e d'accordo.