di Stephen King - pagine 544 - Sperling & Kupfer
Sembra un normale e tranquillo pomeriggio di sole a Boston, quando improvvisamente un
impulso di provenienza ignota viene trasmesso attraverso tutti i cellulari e tutte le
persone che ne stanno utilizzando uno impazziscono improvvisamente dando sfogo ai loro
istinti primordiali.
In pochi secondi si scatena linferno: esplosioni, incendi, catastrofici incidenti
stradali, atti di cannibalismo. In questo scenario apocalittico Clayton Riddell,
disegnatore, si trova a fuggire insieme ad altri sopravvissuti allimpulso e insieme
a loro inizierà un lungo viaggio alla ricerca del figlio e della moglie che si trovano
nel nord del Maine.
Gran parte della civiltà viene cancellata dalla faccia della terra e i pochi
sopravvissuti si muovono in un tetro scenario apocalittico dominato dalla presenza dei
cosiddetti cellulati che dopo una fase selvaggia cominciano ad evolversi e ad
acquistare nuove e sconvolgenti capacità.
E questa lavvincente trama del nuovo romanzo di Stephen King,
che dopo la conclusione del mastodontico lavoro de La torre nera e
latipico Colorado Kid - ritorna allhorror tradizionale con una
storia ad alto tasso adrenalinico.
King da vero re del brivido allinizio del libro ci presenta uno scenario
assolutamente normale che da un momento allaltro si trasforma in un vero incubo.
Leggendo con avidità pagina dopo pagina, sembra quasi di assistere con i propri occhi
alle scene di panico che si scatenano dopo larrivo dellimpulso. Le parole
dello scrittore sono come una telecamera a mano che si muove freneticamente in mezzo
allapocalisse di esplosioni e atti di pura follia. Ed è in questi momenti che la
finzione narrativa si fonde con la realtà, si percepisce infatti attraverso lo stato
danimo del protagonista tutta langoscia degli americani che hanno vissuto la
paura post-undici settembre.
Il libro mantiene un ritmo narrativo molto alto fino alla fine senza rallentare mai un
attimo. I colpi di scena si susseguono uno dopo laltro e alcune volte il risultato
è doloroso.
Molto buona come al solito è la caratterizzazione dei personaggi che non risultano troppo
stereotipati. Unica nota negativa a mio parere è il caso del ragazzino che si unisce alla
compagnia di Riddell: fa dei ragionamenti e dei discorsi che non si addicono alla sua
età.
Cè stata molta attesa per questo libro in Italia e le poche notizie che arrivavano
da oltre oceano parlavano di un romanzo di King sugli zombie. Forse per questo motivo
qualcuno è rimasto deluso nel capire che non si tratta di zombie in senso stretto. Le
creature di Cell non sono morti viventi, ma persone normali
che hanno avuto una sorta di formattazione del cervello e regrediscono ad uno stato
primitivo in cui listinto principale è quello della violenza. Cè comunque un
omaggio (come possiamo leggere nella dedica allinizio del libro) a Romero e a
Matheson (Io sono leggenda). Sicuramente le ambientazioni, le dinamiche e le atmosfere
ricordano i film di Romero, ma sono convinto che il riferimento sia anche
allevoluzione degli zombie a cui abbiamo assistito nel film La terra dei morti
viventi in cui le creature cominciano a prendere coscienza, ad organizzarsi ed in un
certo senso ad evolversi. Ed è proprio quello che accade alle persone colpite
dallimpulso in Cell, che dopo la fase di primitiva passano ad uno stato
più evoluto in cui cominciano ad aggregarsi. I cellulati di King sono
unevoluzione dello zombie classico e anche se non sono morti e non si cibano di
carne umana fanno lo stesso paura a causa delle terribili facoltà mentali che riescono a
sviluppare.
I fedelissimi del Re del brivido potranno trovare in questo libro richiami ad
opere precedenti come Lombra dello scorpione (ambientazione
apocalittica), Lincendiaria, Carrie (i misteriosi poteri
della mente umana) e il racconto Tutto è Fatidico( una scena di follia
allinizio è molto simile a quella che troviamo in questo racconto), ma ci sono un
po tutti i leitmotiv della letteratura kinghiana.
Al vasto catalogo di orrori, King aggiunge una nuovo e moderno incubo che è quello del
cellulare che secondo lo scrittore è <<la catena da schiavo del ventunesimo
secolo>> e per questo motivo non ne possiede uno.
Cell è sicuramente lontano dai capolavori che hanno portato King
nellolimpo degli scrittori moderni, ma rimane un romanzo horror molto originale, che
porta un po di aria fresca nel mondo stantio dellhorror.
Voto 8,5
Incipit
La civiltà scivolò nella sua seconda era di tenebre su una prevedibile scia di
sangue, ma a una velocità che nemmeno i futurologi più pessimistici avrebbero potuto
pronosticare.
Fu quasi come se non vedesse lora di finirci.
Il primo giorno dottobre, Dio era nel Suo paradiso, lindice della Borsa era a
10,140 e quasi tutti gli aerei erano puntuali (eccetto quelli che decollavano da Chicago e
cera da aspettarselo). Due settimane dopo il cielo apparteneva agli uccelli e il
mercato azionario era un ricordo. A Halloween tutte le metropoli del mondo da New York a
Mosca, puzzavano fino alle stelle e il mondo di prima era un ricordo...