In principio era il male

di S. King,  P. Hazel, D. Etchison, C. Barker, T. Tessier, M.J. Harrison, D. Morrell, P. Straub, C.L. Grant, T. Ligotti, R. Campbell, W. Strieber, J. Cady - pagine 346 - euro 6,00 - Oscar Mondadori

"In principio era il male" è un'antologia che contiene 13 racconti, a metà strada tra l'horror e il fantastico, scritti da altrettanti celebri autori. La miglior opera contenuta in questo volume è senza dubbio "Il Succhiatore Volante" di Stephen King che racconta le peripezie di uno strano vampiro con l'abitudine di spostarsi solo in aereo. Da segnalare inoltre la sottile inquietudine evocata da "Addio al passato" di Clive Barker.

Il grottesco "Cibo" di Thomas Tessier; il suggestivo e diabolico "L'angoscia è arancione, la follia è blu" di David Morrell e il visionario "La nemesi delle tenebre" di Jack Cady.
Nonostante il titolo e la copertina, in questo libro di vero horror c'è ben poco, ed è forse questo uno degli aspetti che influisce su un giudizio finale che non va oltre la sufficienza, anche perchè dei 13 racconti solo 5 o 6 meritano veramente di essere letti. Voto: 6,5

Incipit (dal racconto "Il succhiatore volante" di Stephen King)
Dees - nonostante il suo brevetto di pilota - cominciò a provare un vero e proprio interesse solo al terzo o al quarto omicidio. Poi senti l'odore del sangue.
"Non vuol essere una battuta" disse al direttore di Inside View, il quale non fece una piega. "Qualcuno, nei giornali come si deve, si è già occupato della faccenda? Voglio dire, sì è già accorto che c'è uno schema ricorrente?"
Morrison, il direttore, si irrigidì. Gli capitava sempre quando Dees usava quella frase, ed era proprio per questo che lui ci faceva spesso ricorso. Be', se a Morrison piaceva credere che un settimanale con articoli del tipo I MIEI GEMELLI SONO ALIENI, AFFERMA UNA DONNA VIOLENTATA oppure MOGLIE MANGIA MARITO SADICO fosse una pubblicazione come si deve, padronissimo di crederlo. Dees ne aveva visti di direttori andare e venire. Aveva lavorato all'Inside View abbastanza a lungo da sapere che genere di rivista fosse in realtà: un polpettone acquistato al supermercato da grasse casalinghe e consumato davanti alle telenovela insieme al gelato preferito.
Ma ogni tanto, in quei quattordici anni passati al View, gli era capitato di sentire l'odore del sangue. Vero sangue, non un'imitazione.
Dopo quei due omicidi commessi nel Maryland da quell'uomo, che tra sè e sè definiva il Trasvolatore Notturno, Dees aveva avuto la netta sensazione che ci fosse sotto qualcosa.
"Se alludi al fatto che qualcuno possa averli definiti omicidi seriali, la risposta è no" replicò Morrison, tutto compunto.
Ma non passerà molto tempo prima che succeda, pensò Dees.
"Ma non passerà molto tempo prima che succeda" disse Morrison. "Se dovesse capitarne un altro..."
"Dammi il materiale che hai in archivio" disse Dees.
Lo esaminò, questa volta con attenzione, e ciò che lesse lo elettrizzò.
Non me n'ero accorto prima, pensò, e poi: Perchè non me ne sono accorto prima? Riteneva Morrison un coglione. Senza contare che sapeva che Morrison era perfettamente consapevole di questo suo giudizio. Sino a quel giorno, a Dees non era importato un bel nulla. Dopo quattordici anni in quel periodico, era ormai caposervizio, un gallo in quel particolare pollaio, si sarebbe potuto dire: per ben due volte gli era stata offerta la direzione, e per ben due volte lui l'aveva rifiutata. Morrison era il nono direttore sotto il quale aveva lavorato (e uno di essi, la deliziosa ma incapace Melanie Briggs, aveva spesso lavorato sotto di lui... con mansioni assai più intime, naturalmente).
Ma se Morrison era un coglione, come mai era stato proprio lui il primo ad accorgersi dello schema ripetitivo del Trasvolatore Notturno?