Sinfonia del terrore

di Frank Graegorius - pagine 135 - euro 10,50 - Greco & Greco

Inizio '900. Il giovane procuratore Jan Hodza viene incaricato dal proprio studio legale di recarsi a Poldice, un piccolo borgo della Cecoslovacchia, per seguire direttamente la vendita della proprietà di Simeon Goldstein, un vecchio ebreo odiato dalla popolazione locale perchè accusato di essere uno stregone. Jan, costretto ad affrontare le superstizioni di un paese ancora legato ad antiche leggende, dovrà far fronte ad una notte da incubo, scandita da orribili visioni e da un misterioso mostro che sembra perseguitarlo.

"Sinfonia del terrore", scritto da Frank Graegorius, è un affascinante romanzo che trascina il lettore in una suggestiva Boemia fuori dal tempo, dove allucinanti visioni diventano reali e dove l'incubo si confonde con la realtà. Questo libro, curato da Sergio Bissoli, ha la caratteristica di essere allo stesso tempo moderno e antico, è una storia che merita senza dubbio di essere letta. Voto: 7/8

Incipit
Jan Hodza gettò un'occhiata fuori dal finestrino della macchina e lasciò che il suo sguardo spaziasse sul tenebroso paesaggio del Tatra.
Milan Tocka, il contrabbandiere, guidava con spericolata perizia, tenendo una sola mano sul volante e con l'altra tamburellava sul cruscotto. L'auto, una potente Porsche, affrontava le curve stridendo, divorava i chilometri con la tranquilla cupidigia delle macchine di gran marcia.
Jan era quasi pentito d'essersi lasciato allettare dal suo principale ad intraprendere quel viaggio. Giovane procuratore presso lo studio legale J. Ramek & V. Heldin, se la cavava abbastanza bene, tanto che il vecchio Ramek qualche giorno prima l'aveva chiamato e gli aveva detto:
- Ragazzo mio, il nostro cliente Simeon Goldstein vuol vendere la sua proprietà di Poldice. Dovreste recarvi laggiù a dare un'occhiata. Sapete bene che quel vecchio misantropo non esce mai di casa. Del resto, un viaggetto sui Monti Tatra non vi farà male. Una vacanza pagata, eh?
Jan aveva accettato con entusiasmo, perchè da anni desiderava visitare quella pittoresca, romantica regione della sua Boemia. Però adesso, mentre si lasciava trasportare da una veloce macchina sulle strade della più misteriosa plaga d'Europa, si sentiva inquieto, oppresso da ricordi antichi e sensazione ereditate, che pian piano soffocavano lo scettico buon senso dell'uomo moderno.
A destra e a sinistra della strada aspre montagne strapiombavano, con speroni di roccia audacemente protesi contro il cielo color zinco, dove nubi tempestose fumigavano, s'inseguivano, si accavallavano, lacerandosi...
Foreste di abeti e larici innalzavano le loro cuspidi frangiate e custodivano nelle loro navate vegetali arcani silenzi turbati solo dal gorgoglio delle sorgenti.