Il lupo del Maggiore Clint

di Max Dave - page 119 - Editrice Farca

Jimmy Hogart, un ex marines che ha partecipato valorosamente allo sbarco in Normandia, vive felicemente con la fidanzata Nicky in un'incantevole villetta sulla costa francese. Tutto procede per il meglio grazie anche alla piacevole compagnia dei vicini di casa. L'arrivo nell'abitazione di un bellissimo cane randagio turba però in modo sconvolgente la vita di Jimmy. Il cane, all'apparenza tranquillo, sembra evocare nella mente dell'uomo lo spettro degli incubi passati e una serie di spaventose allucinazioni. E' il cane la causa di tutto o Jimmy sta semplicemente impazzendo?

"Il lupo del maggiore Clint" è un breve romanzo che ha il potere di catturare il lettore fin dalla prima pagina. L'autore Max Dave, pseudonimo di Pino Belli, grazie ad una narrazione asciutta, quasi brutale, descrive con efficacia le torbide atmosfere della storia, la quale emana un inquietante alone di pessimismo. Voto: 8

Incipit
Fu la sera del 23 dicembre, antivigilia del Natale, che Jimmy Hogart si rese conto che qualcosa non funzionava.
Ma procediamo con ordine.
Jimmy era un bell'uomo di circa quarantacinque anni, dai capelli brizzolati pettinati all'indietro, gli occhi chiari nella faccia marcata.
Poichè aveva preso parte allo sbarco in Normandia aveva avuto modo di conoscere una parte della costa brettone e ne era rimasto incantato.
Quelle scogliere a picco contro cui si lanciava giorno e notte l'Atlantico, erano veramente suggestive, piene di fascino.
Al termine della guerra, per un seguito di fortunate circostanze commerciali, Jimmy Hogart era riuscito a realizzare il suo sogno: comprarsi un pezzo di scogliera sulla costa brettone e farci costruire una villa con tutte le possibili comodità.
Gli era venuta a costare un patrimonio ma quando lui e Nick entrarono per la prima volta, dopo che gli ultimi operai avevano abbandonato la costruzione, Jimmy fu soddisfatto di quello che aveva fatto.
La casa era ad un solo piano ma costruita in maniera tale che si spingeva in fuori, sul mare come una plancia di una nave. Perciò nella parte inferiore erano stati ricavati un certo numero di servizi che si potevano raggiungere sia esternamente che internamente per mezzo di due scale a chiocciola.
La parte pensile della casa era formata da uno spazioso living che sembrava essere sospeso sulle onde dell'Atlantico, da due camere da letto fornite di bagno indipendente, una cameretta più piccola, uno studio biblioteca di vaste dimensioni, una stanzetta da lavoro.
Jimmy Hogart aveva preso possesso della villa con Nicky il ventisette di Ottobre e subito sia lui che la sua amica si erano trovati a loro agio nel confortevole ambiente.
Solo Nicky, le prime notti, aveva penato ad addormentarsi non abituata al rumore del mare.
Jimmy e Nick avevano deciso di trascorrere nella casa sulla costa tutte le feste.
Avevano conosciuto dei vicini, anche loro con ville sulla scogliera, molto simpatici; tra questi una coppia di giovani sposi che avevano trovato molto gradevole l'arrivo di Jimmy e Nicky; un comandante, in pensione, della Marina Francese che viveva in una villetta appollaiata sulla cima di un promontorio; ed infine la famiglia Renan composta da padre, la madre, un giovanottello e due bambini più piccoli.