Gli esclusi

di Tim LaHaye - Jerry B. Jenkins - pagine 380 - euro 12,91- Armenia

Un misterioso ed inquietante fenomeno sconvolge gli abitanti della Terra: contemporaneamente, milioni di persone scompaiono nel nulla lasciando dietro di sè solo i loro vestiti e gli effetti personali. Come se non bastasse, a causa di queste sparizioni, si verificano migliaia di incidenti stradali, aerei che precipitano, incendi e ogni genere di disastro.

Questo è il drammatico inizio de "Gli esclusi", un avvicente romanzo tipicamente "catastrofico" dove i protagonisti principali, un pilota di linea, sua figlia ed un giornalista, scopriranno a proprie spese che tutto questo fa parte di un oscuro disegno caratterizzato dalle profezie dell'Apocalisse e dalla venuta dell'Anticristo. "Gli esclusi" è un libro che vi consigliamo di leggere, è un thriller che vi lascierà col fiato sospeso fino all'ultima pagina, nel vero senso della parola. Voto: 8

Incipit
I pensieri di Rayford Steele vagavano di continuo su una donna che non aveva mai neanche toccato. Il suo 747, a pieno carico e con il pilota automatico innestato, faceva rotta sopra l'Atlantico; ora prevista dell'atterraggio a Heathrow: le sei del mattino. Rayford aveva rimosso deliberatamente ogni pensiero riguardo ai familiari.
Allo spuntare della primavera, avrebbe trascorso qualche tempo con la moglie e il figlio di dodici anni. Anche la figlia avrebbe fatto ritorno a casa dal college. Ma al momento, con il suo primo ufficiale appisolato, Rayford si figurava il sorriso di Hattie Durham e non vedeva l'ora di incontrarla di nuovo.
Hattie era l'assistente di volo senior di Rayford; non la vedeva da più di un'ora.
Di solito, Rayford era ansioso di tornarsene a casa dalla moglie. Irene, benchè sulla quarantina, era ancora abbastanza attraente e briosa. Ultimamente, tuttavia, lui aveva cominciato a sentirsi respinto dalle manie religiose di lei, che riusciva a parlargli solo delle sue ossessioni.
Rayford non aveva nulla contro Dio; occasionalmente gli piaceva addirittura fare un salto in chiesa. Ma da quando Irene si era unita a una piccola comunità e aveva iniziato a bazzicare corsi biblici settimanali e ad andare in chiesa ogni domenica, Rayford aveva preso a sentirsi a disagio. La chiesa della moglie non era di quelle che ti concedono il beneficio del dubbio, pensano tutto il bene possibile del prossimo e lo lasciano in pace. Quelli avevano chiesto papale papale quale fosse il ruolo di Dio nella sua vita.
"Mi sazia di benedizioni", era stata la sua divertita risposta, il che apparantemente li aveva soddisfatti; ma intanto aveva iniziato ad accampare un numero crescente di pretesti per ritrovarsi impegnato la domenica.
Rayford cercava di ripetere a se stesso che era proprio la devozione della moglie a un divino pretendente a far sì che la sua mente divagasse. Ma sapeva bene che la vera causa era la stessa libido.