Il pozzo capovolto

di Simone Corà - 49 pagine - 0,99 euro - Nero Press

Una domenica mattina Giovanni accorre in aiuto dell'amico Michele, alle prese con un’imbiancatura di una certa importanza, della quale ha già sforato i termini di consegna previsti. Ma, al suo arrivo nell'appartamento, Giovanni rimane sconcertato nel ritrovarsi di fronte a quell'assurda costruzione appesa al soffitto: Michele confessa di aver costruito un pozzo capovolto seguendo delle misteriose scritte scoperte in soffitta. Giovanni non ha nemmeno il tempo di chiedere spiegazioni perché, dall'apertura del pozzo, si affaccia una creatura abominevole, un parassita che reca con sé un orrore ancora più grande. Fa così il suo ingresso nel nostro mondo il Verticale, un antico demone deciso a esplorare il nuovo territorio, che non tarda a innescare, nel tranquillo paesino di Giovanni, un caos primordiale di morte e distruzione (Amazon).

Un po' Giger e un po' Barker, la creatura partorita da Simone Corà, o meglio abortita, è un mix infernale di carne, pus e metallo che schiaccia, distrugge e divora tutto ciò che ha la sventura di incrociare il suo cammino. "Il pozzo capovolto" è un "Cloverfield" tutto italiano condensato in 50 pagine di puro divertimento e buona scrittura. A questo prezzo è un delitto non leggerlo!
Voto: 7,5
[Alessandro Balestra]

Incipit
Ogni tentativo di non fare rumore si infrange con la scatola di scarpe. La colpisco in pieno e la lancio contro lo stipite del letto, facendo schioccare il legno. Le scarpe, una preziosa pelle nera da centocinquanta euro, da sfoggiare il giorno del matrimonio, rotolano fuori e nel buio risuona un elegante e costoso tongo. Sopprimo una bestemmia, faccio luce con il cellulare e le agguanto prima che sia troppo tardi.