Riddick

Regia: David Twohy
Cast: Vin Diesel, Karl Urban, Katee Sackhoff, Jordi Mollà, Matt Nable, Bokeem Woodbine, Raoul Trujillo, Dave Batista, Conrad Pla, Neil Napier, Nolan Gerard Funk, Andreas Apergis
Soggetto: Jim Wheat, Ken Wheat
Sceneggiatura: David Twohy
Montaggio: Tracy Adams
Musiche: Graeme Revell
Paese: USA
Anno 2013
Durata 118 minuti

RECENSIONE

Ricordate Riddick? L’anti eroe interpretato da Vin Diesel in Pitch Black e The Chronicles of Riddick, voce fondissima, montagne di muscoli, un asciutto sarcasmo e capacità di sopravvivenza praticamente infinita...

E se lo ricordate, quante volte lo avete visto subire ogni genere di tortura e violenza, salvo poi risorgere in qualche modo e vendicarsi con gli interessi?
Ottimo, perché dal 5 settembre, potrete tornare a vederlo al top della forma nel terzo capitolo di una franchise che, se prima sembrava destinata a terminare qui, ora è sulla via di una pentalogia.
Riddick è stato per la sottoscritta il film migliore dei tre, con David Twohy che ha saputo fondere alla perfezione quanto imparato nei due precedenti capitoli: ha dimenticato certe esagerazioni barocche delle Chronicles (forse causati anche dal sostanzioso budget a disposizione) ed è tornato ai fasti di Pitch Black ma con maggiori fondi e un senso della narrazione migliorato.
Imbastisce così una classica pellicola a metà fra i canoni western e quelli fantasy, con un Vin Diesel più iconico che mai cui viene concesso tutto lo spazio necessario per gigioneggiare a dovere in una prima parte “in solitaria” molto survival, con il nostro alle prese con la terribile fauna dell’inospitale pianeta e quindi una seconda parte nella quale prevale il film d’assedio e infine una terza a più alto coefficiente d’azione e che è anche la meno riuscita delle tre.
La trama è presto raccontata: ormai a capo del suo popolo, Riddick è però inquieto, sente che la sua condizione di supremazia, assurdamente, lo sta indebolendo, vivere nelle stanze del trono lo rammollisce e il suo istinto non è più quello di una volta.
Proprio per colpa di tutto ciò alcuni traditori riescono a prenderlo di sorpresa e viene dato per morto, abbandonato in un pianeta desertico e mortale.
Riddick però riuscirà lentamente a ristabilirsi, la lotta per la vita lo ha riportato alle normali condizioni di forma e deve elaborare un piano per riuscire a fuggire via da quell’inferno e raggiungere il suo pianeta natale, Furya.
Attiva quindi un segnale radio destinato ad attirare sul posto due diverse squadre di mercenari, entrambe vogliose di mettere le mani sui soldi della taglia e, lo ricordo, Riddick da morto vale il doppio...
Come detto, un budget più ridotto giova di sicuro a David Twohy che si trova costretto a pensare a una serie di situazioni più asciutte e non incappa quindi nei momenti di stanca, negli eccessi sfarzosi e nelle poco riuscite scene di massa viste nel precedente (comunque buono) lavoro.
Vin Diesel è qui al top del suo carisma e, pur rimanendo il killer spietato di sempre, trova il modo di dar spazio a maggiore ironia quando non aperta comicità, specie nei momenti che riguardano il suo rapporto con una delle invenzioni più riuscite del film, ovvero lo stranissimo canide che incontra sul pianeta.
Gli effetti speciali, pur non facendo gridare al miracolo, sono efficaci e funzionali alla storia, così come l’intero reparto sonoro.
Molto ben assortito il cast nel quale troviamo, oltre a Diesel, anche Karl Urban (Star Trek, The Bourne Supremacy), Jordi Mollà (Bad Boys II, Colombiana), Katee Sackhoff (Battlestar Galactica) e Bokeem Woodbine (Total Recall).
Insomma una degna chiusura per una delle migliori trilogie fantascientifiche/fantasy degli ultimi tempi, con un film che trasuda testosterone e azione e che in ogni momento sembra far a gara fra i vari forzuti per determinare chi è il vero maschio alpha.
Senza spoilerare nulla, posso garantirvi che il finale lascia intendere la possibilità di ulteriori sviluppi, in parte già annunciata anche dai creatori: se Riddick incasserà in maniera adeguata ci troveremo prima o poi di nuovo di fronte a quella carismatica montagna di muscoli che è Vin Diesel...
Voto: 7
(Irene R.)