Sinister

Regia: Scott Derrickson
Cast: Ethan Hawke, Juliet Rylance, Fred DaltonThompson, Vincent D’Onofrio
Musica: Christopher Young
Produzione: USA
Anno: 2012

TRAMA

Al lavoro sul suo nuovo libro, lo scrittore di cronaca nera Ellison Oswalt si trasferisce con la moglie e i due figli in una casa teatro di un massacro. Nel giardino della loro nuova dimora quattro persone sono state impiccate ad un albero. Durante il trasloco, Ellison rinviene in soffitta uno scatolone nel quale sono contenuti alcuni filmini super8. Scoprirà presto che si tratta di riprese di brutali omicidi, tra cui proprio quello avvenuto nella sua casa. Sentendo profumo di successo per il suo lavoro, inizia una serie di ricerche per venire a capo del mistero che ruota intorno a quegli omicidi, varcando soglie oscure dalle quali è difficile tornare indietro.

RECENSIONE

Un'immagine potente quella che apre il film. Un’immagine che ci perseguiterà, insieme ad altre anche più agghiaccianti, per tutta la durata del film e oltre. Quattro persone incappucciate stanno per essere impiccate ad un albero. Il grosso ramo a cui sono attaccate le corde si stacca e le quattro persone si sollevano lentamente. Si agitano, scalciano e, agonizzanti, muoiono. Il tutto mostrato dalla ripresa sporca e irregolare di una vecchia telecamera in Super8.
Un incipit degno di un film con la effe maiuscola che ci fa sperare, come i rumors su internet dicono, di stare per assistere all’horror dell’anno. Forse le voci hanno esagerato definendolo in questo modo ma di sicuro non hanno sbagliato dicendo che per un’ora e quaranta, la nostra principale compagnia di visione sarà la paura.
La storia è tra le più banali e straviste nel cinema di questo genere. Abbiamo l’immancabile scrittore che immancabilmente si trasferisce con l’immancabile famiglia (e gli immancabili figli con problemi) nell’immancabile casa teatro dell’immancabile tremendo delitto.
Quindi stiamo per vedere una ciofeca?
La risposta è no. O per lo meno, stiamo per vedere un film con molti difetti ma con alcuni grandi pregi che eclissano le parti meno riuscite. Uno su tutti una serie di filmati super8 trovati in soffitta, veri protagonisti del film, che hanno il prestigio di fare paura. Non si tratta di soliti found footage dei mockumentary tanto in voga con ragazzini che non mollano la telecamera neanche sotto tortura, ma veri e propri snuff-movie che mostrano efferati omicidi di famiglie, massacrate davanti agli occhi instabili della macchina da presa che lasceranno lo spettatore senza fiato. Vedere per credere.
A rendere ancora più efficaci i filmini è la colonna sonora a dir poco straordinaria, un insieme di suoni disturbanti e carichi di follia che cooperano con le immagini per partorire paura.
Si sorvola su Mr Boogie, l’uomo nero di turno fac-simile di molti altri spauracchi del cinema, si sorvola sulla poca caratterizzazione dei personaggi di contorno, si sorvola anche su dubbi legati alla sceneggiatura e alle tante domande che vengono in mente. Lo scopo di un film dell’orrore è principalmente quello di spaventare e Sinister raggiunge l’obiettivo. Lo spettatore più pignolo, davanti ai difetti storcerà il naso ma d’altro canto il fan dell’horror (e soprattutto del mistery movie) non potrà non farsi coinvolgere completamente dalle indagini di Ethan Hakwe sull’origine dei filmati.
Scott Derrickson, che nel 2005 ci aveva deliziato con il bel The Exorcism of Emily Rose, è sulla buona strada per diventare un nome nel genere, confermandoci di essere bravo a dirigere il mistero. Un po’ meno abile nello scrivere i suoi copioni bucherellati anche se nel finale, Sinister ci delizierà con sprazzi di ingegnosa originalità.
Voto: 7
(Andrea Costantini)