Dead snow

Titolo originale: Død snø
Regia: Tommy Wirkola
Cast: Vegar Hoel, Stig Frode Henriksen, Lasse Valdal, Evy Kasseth Rosten, Jeppe Laursen
Produzione: Norvegia
Anno: 2009
Durata: 98 minuti

TRAMA

Un gruppo di studenti si reca in una baita sui fiordi norvegesi per passare un weekend all’insegna del divertimento. Durante la prima notte di permanenza, uno strano uomo bussa alla loro porta spiegando che in quel posto esiste una maledizione vecchia di sessant’anni che riguarda alcuni nazisti. Dopo aver torturato e ucciso diverse persone, i soldati tedeschi sono stati cacciati dalla popolazione infuriata ma, sempre secondo la leggenda, sono rimasti intrappolati nelle nevi di quelle montagne. Divertiti dalle storie dell’uomo e ritenendolo un folle, i ragazzi non credono alle sue parole. Poco dopo si accorgeranno che le leggende sono reali e che un plotone di nazisti zombie sta assediando la loro baita.

RECENSIONE

Attenzione! I nazisti non sono soltanto un brutto ricordo della seconda Guerra Mondiale. Vivono (per modo di dire) sepolti nelle nevi dei fiordi norvegesi. O almeno, così dice il regista Tommy Wirkola, al suo primo lavoro importante dopo una parodia scandinava di Kill Bill intitolata Kill Buljo - The Movie.
E cosa c’è di più spaventoso di un gruppo di spietati soldati tedeschi che risorgono con lo scopo unico di nutrirsi di intestini umani?
L’idea di associare una figura realistica e terribile come il nazista ai morti viventi è decisamente forte ma per il resto non c’è nulla di innovativo nella trama di Dead Snow. La storia è la più classica che si possa immaginare: ragazzi stupidotti in vacanza in una baita sperduta, l’uomo del posto che li avverte dei pericoli che corrono, l’arrivo tempestivo della minaccia e il conseguente decesso violento dei protagonisti. Ma si capisce subito che i toni del film non sono del tutto seri, visto che uno dei protagonisti appena raggiunta la meta del weekend, esordisce guardando il telefono e chiedendo ai compagni quanti film dell’orrore iniziano con un gruppo di ragazzi che passano il fine settimana in un posto dove non c’è ricezione cellulare. Vengono continuamente alternate scene demenziali a momenti di puro horror serio. E’ un po’ come se non sapessero se girare una commedia oppure un film del terrore, quindi ne hanno fatto un mix e questo spiazza un po’ lo spettatore che non sa bene se ridere e quando ridere, ma ne resta comunque piacevolmente affascinato. Se nel complesso non si comprende bene gli obiettivi del film, si spezza una lancia in suo favore per quanto riguarda le singole scene, realizzate benissimo anche grazie ad una candida ambientazione che dà rilievo al purpureo e cospicuo utilizzo del sangue. Scene come la soggettiva in cui la ragazza si vede sfilare l’intestino oppure lo scontro frontale dei superstiti armati di motosega, falce e martello (esatto, proprio questi due attrezzi) in stile Braveheart saranno ricordate negli anni a venire dai fan dello splatter. Trattandosi di un film horror fortemente contaminato dalla commedia, è inutile dire che vi sono parecchi rimandi ai classici divertenti del genere zombie. Due su tutti L’alba dei morti dementi, cult assoluto e Splatters di Peter Jackson, al quale è impossibile non pensare davanti alle scene esagerate del film di Wirkola, tra l’altro omaggiato anche dalla t-shirt di uno dei protagonisti.
Alcuni dubbi sulla sceneggiatura e sulle azioni intraprese dai personaggi rimangono, ma sono messi in secondo piano rispetto al gore ai massimi livelli e all’originalità di alcune scene.
Curiosità sul regista: nel 2012 il Tommy Wirkola si è trasferito negli USA per trasformare Gemma Aterton (Prince of Persia) e Jeremy Renner (The Hurt Locker) nei combattivi Hansel e Gretel – Cacciatori di streghe.
Voto: 7
(Andrea Costantini)