Shark 3D

Regia: Kimble Rendall
Cast: Xavier Samuel, Sharni Vinson, Julian McMahon, Phoebe Tonkin, Dustin Milligan
Produzione: Australia
Anno: 2012
Durata: 91 minuti

TRAMA

Un gruppo di persone rimane intrappolato in un centro commerciale sotterraneo, allagatosi in seguito ad un potente tsunami che ha devastato la costa australiana. Mentre cercano di sopravvivere al livello dell'acqua che pian piano si sta alzando, si accorgono di non essere soli: due squali bianchi di grosse dimensioni e particolarmente famelici si aggirano per i corridoi allagati dell'ipermercato.

RECENSIONE

Quanti film sui pesci assassini abbiamo visto soprattutto negli ultimi anni? "Shark Night", in cui gli squali infestano un lago, "The Reef" ambientato sulla barriera corallina, il buon "Open Water" con i due sfortunati sub, il mattatoio di "Piranha 3D” e il suo imminente seguito. Ah giusto, dimenticavo "Lo squalo" di Spielberg, capostipite e capolavoro ancora ineguagliato.
Poi arriva questo "Shark 3D", "traduzione" in italiano del migliore "Bait", esca.
Partiamo dicendo che questo film è un fallimento sotto tutti i punti di vista e il suo più grosso difetto è che si tratta di un film serio. Maledettamente serio. E un film del genere non può essere serio.
Leggendo la trama lo spettatore amante del genere si aspetta una versione con squali del "Piranha" di Aja con ettolitri di sangue, donne nude e battutacce. Manca tutto, perchè ogni scena cerca la svolta drammatica. E la drammaticità con cui sono affrontati gli eventi in una storia di intrattenimento estivo come questa, rende ridicoli gli accostamenti tragici con quelli inevitabili da film d'exploitation che lo spettatore si aspettava. Non è concepibile che in un film di questo tipo non vengano mostrate nemmeno un paio di tette.
Già nell'incipit vediamo i toni drammatici della vicenda: una ragazza mentre amoreggia con il fidanzato perde il fratello, divorato da uno squalo enorme. Il fratello della ragazza era oltretutto il migliore amico del fidanzato quindi i rapporti inevitabilmente si incrinano. Poi passa il tempo e i protagonisti vengono coinvolti in una sanguinosa rapina in un supermercato sotterraneo, il quale subito dopo viene allagato da un devastante tsunami, altro argomento caldo e di recente discussione. Tutti argomenti trattati con la massima serietà possibile. Come se non bastasse, l'allagamento ha portato con sé una serie di famelici squali bianchi, in cerca di cibo.
I sopravvissuti allo tsunami sono molti, troppi e si spera in una mattanza degna del suddetto "Piranha 3D”, ma questa non arriva. Certo, ogni tanto qualcuno schiatta ma sempre con la massima serietà e, parliamoci chiaro, non è quello che vogliamo vedere in un film in cui gli squali girano per un supermercato a cercare vittime da mietere.
I personaggi sono uno meno credibile dell'altro: il criminale che si redime, il poliziotto con la figlia ladra, la coppietta appartata composta dal belloccio e dalla cretina con cagnolino annesso, giusto per indicarne alcuni. Senza parlare del protagonista Josh, che da placido commesso si trasforma in un patetico Rambo acrobata nel finale. E Tina, la sua ex, con la quale non si vedeva da secoli, che casualmente la ritrova in quella assurda situazione? Si potrebbe scrivere un libro sui personaggi del film, ma è meglio fermarsi per non rivelare troppi spoiler.
Gli squali, per i quali naturalmente si fa il tifo, sembrano usciti da un film della Asylum tanto sono digitali e per nulla attendibili. E anche la natura stessa dello squalo viene meno. Non credo che una coppia di squali da quattro metri l'uno possa nella realtà mangiarsi decine di persone in così poco tempo.
Quindi, nell’attesa di almeno qualche scena di alta macelleria che non arriva mai, lo spettatore è costretto a sorbirsi scene che vorrebbero strappare delle lacrime, ma non riescono nemmeno a strappare un sorriso.
Voto: 4
(Andrea Costantini)