Regia: Josh Trank
Cast: Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B.Jordan, Michael Kelly
Produzione:
USA, Gran Bretagna
Anno: 2012
Durata: 83 minuti
Andrew è un ragazzo problematico con madre malata e padre violento. A scuola nessuno lo considera ed è oggetto di scherno da parte dei suoi copmpagni. Stufo di questa situazione, decide di immortalare tutte queste vicende con la sua videocamera. Una sera, durante una festa, lui e i suoi due compagni Matt e Steve, rivengono in un bosco una specie di pozzo nel quale trovano una fonte di luce molto particolare. L'indomani, al loro risveglio, si renderanno conto di non essere più gli stessi e di essere in grado di spostare gli oggetti con il pensiero.
Tutti sono ormai a conoscenza del neologismo cinematografico "mockumentary",
ovvero il falso documentario. Lo conosciamo perchè i pilastri portanti
del cinema del terrore degli ultimi anni sono stati girati con questa
tecnica, a partire dall'ormai mitico The Blair Witch Project finendo con
la serie di Paranormal Activity. Attori non professionisti in scena per
rendere più realistica la pellicola, telecamera a mano traballante, un
grosso mistero su cui i protagonisti devono indagare.
Più o meno questo nuovissimo Chronicle ricalca le orme dei suoi
predecessori, ma attingendo materiale da un altro filone che nel nuovo
millennio ha spopolato, quello dei supereoi. In sostanza, si tratta
quindi di un film di supereroi girato con la telecamera a spalla. Ma non
solo, perchè la particolarità di questo film sono proprio le modalità di
ripresa: quando i protagonisti non possono registrare le proprie azioni
perchè il copione non lo prevede, le loro mosse vengono catturate da
altri apparecchi nei dintorni, come ad esempio le videocamere di
sorveglianza di un benzinaio oppure il cellulare di un passante che
riprende la scena o le telecamere poste sulle auto della polizia. A
causa di questa scelta di ripresa, il risultato è un film tanto
realistico quanto confuso, soprattutto nell'ultima turbolenta mezzora.
Ma le innovazioni rispetto ai soliti mockumentary non finiscono qui
perchè Chronicle ha anche il vantaggio di "mostrare". Se la consuetudine
di questo genere di film è "far immaginare allo spettatore senza far
vedere niente", qui i superpoteri dei tre ragazzi sono ben visibili con
svariati effetti speciali di buon livello, nonostante il basso budget
della pellicola (12 milioni di dollari).
Ma non si tratta propriamente di un film sui supereroi, bensì
sull'effetto che i superpoteri potrebbero avere sulle menti deboli. Se
un giorno ci svegliassimo capaci di volare, di spostare gli oggetti col
pensiero e di distruggere qualsiasi cosa con un movimento della mano,
siamo sicuri che useremmo questi poteri per fare del bene e non per
arricchirci, provocare danno per il gusto di farlo o per vendetta?
Se sul fronte della confezione il film è più che dignitoso, pecca su
alcuni punti ahimè fondamentali. La trama, ad esempio, è praticamente
assente. In un'ora e venti di film assistiamo ad ogni tipo di peripezia
dei tre protagonisti che giocano con i poteri e se la cosa risulta
divertente all'inizio, ben presto spunta la noia, nonostante il film
duri poco più di un'ora.
Anche i personaggi sono parte dell'inconsistenza della trama, tre cliché
di liceali medi americani: lo sfigato che nessuno si fila con problemi
famigliari, il giocatore di football amato da tutti con aspirazioni
politiche e il bravo ragazzo con cultura superiore.
Per molti probabilmente diventerà un cult movie, ma altri, come il
sottoscritto, lo vedranno come un'occasione sprecata.
Voto: 5,5
(Andrea Costantini)