Titolo originale: Män som
hatar kvinnor
Regia: Niels Arden Oplev
Cast: Peter Haber, Noomi Rapace, Michael Nyqvist, David Dencik, Georgi
Staykov, Tomas Köhler, Lena Endre, Per Oscarsson, Ingvar Hirdwall, Gunnel Lindblom
Sceneggiatura: Nikolaj Arcel, Rasmus Heisterberg (tratta dall'omonimo
romanzo di Stieg Larsson)
Produzione: Svezia, Danimarca
Anno: 2009
Durata: 152 minuti
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente Henrik Vanger, è
scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre
la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai
risolto.
Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul
mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a
Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che
guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli
affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di
Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al
suo fianco, ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger.
E più scava, più le scoperte sono spaventose (dalla seconda di copertina del libro).
E' quasi una regola matematica: quando traggono un film da un romanzo, e soprattutto un
romanzo di successo, nove volte su dieci sarà un fiasco totale. Ma, per fortuna, ogni
tanto c'è l'eccezione alla regola. Il regista danese Niels Arden Oplev è riuscito
infatti a portare sul grande schermo "Uomini che odiano le donne" il libro culto
creato dallo scrittore svedese Stieg Larsson. Sembrava un'impresa impossibile riuscire a
condensare un avvicente thriller di quasi 700 pagine in 150 minuti di film, ma in qualche
modo gli scenggiatori ci sono riusciti.
Ovviamente alcuni passaggi sono stati omessi o compressi e un paio di personaggi hanno
fatto solo da comparse ma il risultato finale soddisfa pienamente sia lo spettattore
curioso che il fan del romanzo. Per mettere tutto sarebbe servita una pellicola di oltre 6
ore.
Senza perdere tempo, il film corre veloce guidato da una regia senza tanti fronzoli ma
molto efficace, i personaggi sono ottimamente interpretati e verosimili. Mikael Blomkvist
forse poteva essere un pochino più belloccio ma alla fine l'interpretazione di Michael
Nyqvist piace ma la vera protagonista, la più attesa dai fan è senza dubbio lei, Lisbeth
Salander. Non era facile dare forma e vita al personaggio più ambiguo e affascinante del
libro ma la bella (forse troppo) Noomi Rapace sembra esserci riuscita.
Voto: 7
(Alessandro Balestra)