The eye

Regia: David Moreau e Xavier Palud
Cast: Jessica Alba, Parker Posey, Alessandro Nivola, Rade Serbedzija, Rachel Ticotin, Chloe Moretz, François Chau
Produzione: USA
Anno: 2008
Durata: 97 minuti

TRAMA

La giovane Sydney violinista di Los Angeles, è rimasta cieca sin dall'infanzia. Quando la ragazza si sottopone ad un doppio trapianto di cornea, l'intervento sembra avere pieno successo. Ma una volta lasciata la sala operatoria con i suoi nuovi occhi, comincia a vedere strane e spaventose immagini che sembrano perseguitarla.

RECENSIONE

Se il sonno della ragione produce mostri, l’abitudine tutta americana di rifare i film, fagocitandoli e restituendoli in forma di bolo predigerito, produce figli deformi. Il punto essenziale perché tale processo vada a buon fine è uno solo, ovvero privare il materiale di partenza delle sue peculiari specificità culturali, ed adattarlo ad uso e consumo di un branco di adolescenti obesi divoratori di hamburger, che nella mente non troppo fantasiosa degli executive di Hollywood costituiscono da anni il principale target di riferimento. Questo trattamento alla candeggina si ottiene in due modi: o facendo al regista un’offerta che non può rifiutare, come nel caso di John Woo, di Shimizu Takashi e dei Pang, o mettendo in cantiere direttamente un remake. In entrambi i casi i risultati sono ugualmente disastrosi. I film americani di John Woo, con la parziale eccezione di “Face off”, sono degli indigeribili polpettoni (ma il regista è tornato finalmente a girare in patria), mentre i remake dei capisaldi del J-Horror, come i “Ring”, i “The grudge”, “Dark water” e “Pulse”, sono degli obbrobri oltre qualsiasi possibilità di assoluzione. Questa volta Hollywood se la prende con “The eye” dei fratelli Pang, che già non era esattamente indimenticabile, e riesce a peggiorarlo visibilmente, tanto che al suo confronto il derivativo “L’incubo di Joanna Mills” nelle sale un paio di mesi fa, che pure corteggiava l’horror asiatico, acquista tutte le stimmate del capolavoro. In omaggio a un presunto multiculturalismo che è invece ebete appiattimento, a dirigerlo sono stati chiamati i francesi David Moreau e Xavier Palud, già registi del fighettissimo e sopravvalutato “Ils”. Riassumere la trama di “The eye” è facilissimo: Sidney/Jessica Alba è una violinista, cieca dall’età di cinque anni. Dopo un trapianto di cornea, la sventurata quanto bamboleggiante Jessica comincia a “vedere la gente morta”. Aiutata da un improbabile medico (l’insopportabile Alessandro Nivola), cercherà di arrivare alla verità.
Quali le differenze con l’originale di Danny e Oxide Pang? Naturalmente si è cercato di banalizzarne sia i personaggi che la sceneggiatura, con risultati che rasentano il ridicolo. La bella Jessica, essendo non vedente, sarà ovviamente portatissima per la musica (Bocelli docet?), ed è un’abilissima violinista, tratto già presente nell’originale ma meno insistito, mentre la veggente/strega non potrà che essere messicana, ovvero primitiva e per niente wasp, esattamente come sono i messicani per l’americano medio (vedi l’horror-thriller “Borderland”). Lo sceneggiatore Sebastian Gutierrez (Snakes on a plane), oltre ad aver scritto dei dialoghi che fanno accapponare la pelle, ha pensato bene di stravolgere anche il finale del film, inventandosi un raccapricciante lieto fine. Degli attori è meglio tacere: Jessica Alba è senz’altro più portata per ballare agitando un lazo come in “Sin City” che a recitare, mentre Alessandro Nivola sembra appena uscito da un qualche telefilm non bene identificato, anche se si segnala la presenza dell’ex musa del cinema “indie” americano Parker Posey nei panni della sorella di Sidney. La regia è talmente prevedibile, meccanica (anche quando copia) e ripetitiva da predisporre allo sbadiglio più che al salto sulla poltrona, tanto che, se riuscite a restare svegli, fate bene attenzione: potrebbero avervi trapiantato le cornee di un insonne cronico.
Voto: 4
(Nicola Picchi)