Turistas

Regia: John Stockwell
Cast: Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett, Max Brown, Raul Guterres, Andrea Leal
Nazione: U.S.A
Anno: 2006
Durata: 89 minuti

TRAMA

Una ragazza spalanca gli occhi. Una forte luce la acceca. Ci sono voci intorno. Rumori. E l'ombra di un uomo che si piega su di lei, brandendo un bisturi...
Un gruppo di ragazzi tutti belli, in vacanza in Brasile, finisce coinvolto in un incidente in pullman. Miracolosamente illesi, decidono di far ritorno a piedi al loro residence, senza aspettare i mezzi di soccorso. Scoprono così, quasi per caso, una spiaggia che sembra un paradiso terreste: alcool, musica e belle donne. Si sta organizzando una festa, e loro vi partecipano, lasciandosi trasportare dalle emozioni. Il mattino dopo si svegliano confusi e disorientati. La spiaggia è deserta, e loro scoprono di essere stati drogati e derubati di tutto: soldi, documenti, cellulari. Decidono così di chiedere aiuto al villaggio più vicino, ma la gente li ignora. Per quel che è peggio, finiscono per ferire accidentalmente un bambino, tirandosi addosso le ire dei paesani. Così, aiutati da un ragazzo di nome Kiko, scappano nella foresta. - Venite. Bella casa di amico. Grande. Tante donne. - Dice loro Kiko. Ma più si addentrano nella foresta e più la strada si allunga, più gli atteggiamenti di Kiko si fanno ambigui. Che stia nascondendo loro qualcosa, quel ragazzo affabile dai modi gentili, che a mala pena riescono a capire?

RECENSIONE

Turistas si presenta come l'ennesimo film di giovani ragazzi in cerca di divertimenti, ma che invece trovano l'orrore e la morte ad attenderli, come una sorta di punizione per esser così belli e leggeri. Nulla di più. La trama si riduce a una cosa già vista, rivista e stra-vista, cambiando solo gli attori, le location, e poco altro. Però, se si tralascia questo particolare, e si osserva il film con occhio meno critico, ci si accorge che poco a poco riesce a catturare. La tensione viene mantenuta costante, vuoi con uno stratagemma, vuoi con un altro, ma senza mai eccedere nell'orrore vero e proprio. I momenti di suspense sono molteplici, mai scontati: potremmo includere, fra questi, il primo scorcio della sala operatoria, all'inizio del film; successivamente l'incidente in pullman, il furto sulla spiaggia, l'incidente col bambino e la conseguente fuga nella foresta. Dunque, nonostante il plot poco originale, si ha comunque un film dinamico, che riesce a intrattenere. Ad ogni modo, le sequenze macabre sono veramente poche per poterlo definire un film dell'orrore, e sono tutte concentrate verso la fine, quando i giovani protagonisti giungono nella casa dei trafficanti d'organi. Se non fosse per la dettagliata scena dell'espianto dei reni, lo si potrebbe tranquillamente definire un film di avventura. Anche la lunga e claustrofobica fuga nelle grotte sottomarine, che ricorda molto film come Descent o The Cave, anche se ben architettata e girata, non aggiunge molti punti in più alla pellicola, anzi, conferma ciò che il film è: tolto l'originale contesto del traffico d'organi, rimane un bel mix di ingredienti già assaporati altrove, abbastanza decente per fare una capatina nelle sale cinematografiche, prima di perdersi nell'abisso senza fondo dei bockbuster.
Voto: 6