Stay alive

Regia: William Brent Bell
Cast: Jon Foster, Samaire Armstrong, Frankie Muniz, Sophia Bush, Jimmi Simpson, Adam Goldberg, Milo Ventimiglia, Jim Bishop
Sceneggiatura: William Brent Bell, Matthew Peterman
Produzione: USA
Anno: 2006
Durata: 85 minuti

TRAMA

Alcuni giovani ragazzi passano le proprie giornate on line, protagonisti virtuali di un videogame horror che mozza il fiato. Ma delle morti misteriose portano a credere che la colpa sia del videogioco stesso.

RECENSIONE

Anno sabbatico di posticipazione per Stay alive (doveva uscire nei cinema tricolore la scorsa primavera), datogli senza nessun apparente motivo, se non per preparare una sciagurata kermesse pubblicitaria al fine di regalargli una fantomatica possibilità di rivalsa - in campo critico - in terra italica. Maledetti! Infatti, l’hype costringerà ancora una volta una buona fetta di pubblico, alfiere di un’ignoranza cinematografica che è oro che cola per le produzione teen horror, a seguire le scorribande virtuali dei quattro menteccati protagonisti.
Ma non c’è verso, né speranza. Perché Stay alive, nella sua pochezza realizzativa e nel suo infimo progetto creativo, è quanto di peggio possa offrire il mercato orrorifico, un insulto a chi la materia sanguinolenta non la considera solo come un’accozzaglia di bei visini piangenti e stupide morti, ma anche costruzione narrativa, pathos e personaggi più spessi di un foglio di carta.
Ma questo, alla gente pagante, sembra non interessare, preferendo soluzione povere di idee e di contenuti, messe in piedi senza sentimento (se non quello del facile guadagno), evidentemente con pura incoscienza (o menefreghismo) di quello che noi appassionati potremmo provare di fronte a questa immondizia.
Tutto, in Stay live, è già stato visto, immagazzinato, memorizzato e infine preso d’esempio come ciò che NON si deve mai fare, in qualsiasi campo artistico, dal cinema alla letteratura, passando ovviamente per i videogiochi, visto che vengono qui tirati in ballo.
Lo script fa scorrere una trama insipida, facendo perno su protagonisti veramente troppo stupidi, anche per permettersi di essere gli eroi di un film come questo, soffermandosi poi su eventi così scontati che sembra impossibile che nessuno si accorga del reale motivo che li crea.
Bell alla regia nulla aggiunge all’intreccio, così squallido che la noia sopraggiunge dopo i titoli di testa, per svanire poi quando arrivano quelli di coda, che almeno ti fan venire voglia di sorridere perché lo scempio è finalmente giunto al termine.
Da evitare, totalmente. Nemmeno i puristi del trash potranno trovare nell’opera di Bell fonti di divertimento e derisione, perché, anche in questo campo, è tutto già vecchio.
Voto: 0
(Simone Corà)