The eye 3: infinity

Titolo originale: Gin gwai 10
Regia: Danny Pang, Oxide Pang
Cast: Gu Yu, Bongkoth Kongmalai, Chen Po Lin, Kate Yeung, Isabella Leong, Ray Macdonald
Sceneggiatura: Danny Pang, Mark Wu, Oxide Pang,
Scenografia: Stanely Cheung
Costumi: Stanley Cheung, Surasak Warakijcharoen
Fotografia: Decha Seementa
Montaggio: Curran Pang
Musica: Payont Permsith
Nazione: Hong Kong
Anno: 2005
Durata: 86 minuti

TRAMA

Ted, sua cugina May, April ed il suo ragazzo Kofei, fanno una vacanza in Thailandia per far visita al loro compagno Chongkwai. Sulla via del ritorno, dopo una giornata passata al luna park, i nostri assistono alla morte di una ragazza in un incidente d’auto. Giunti a casa, per vincere la noia, pensano di dedicarsi allo spiritismo ed è allora che Chongkway mostra ai suoi amici un libro che parla dei dieci modi per vedere un fantasma...

RECENSIONE

Credevate di essere andati a vedere un film horror? Niente di più sbagliato! In questo terzo capitolo della saga i fratelli Pang compiono una decisa virata verso il grottesco. In effetti questo The Eye 3 sembra una vera e propria presa in giro di tutti quei film in stile pseudo-ringu.
Dopo i primi quindici minuti pseudo seri per introdurre nella storia il fatidico libro per evocare i morti, si entra nel pieno territorio del surreale.
Si passa da fantasmi tenuti a bada dal rumore delle bacchette di legno battute su una ciotola di porcellana ad un perfidissima palla da basket posseduta dagli spiriti, il tutto passando per uno spettro che dopo aver posseduto il corpo di uno dei protagonisti si lancia in una sfida di break dance. Una volta poi entrati nel regno dei morti, questo film ci mostra la più originale ed esilarante tecnica di esorcismo mai vista. Non dico altro, non vorrei rovinarvi la sorpresa.
La regia e le luci sono di buona qualità e rendono il film decisamente godibile, anche se non brillano eccessivamente per originalità. La recitazione, purtroppo, non è delle migliori. E’ un tantino piatta e monotona.
Malgrado tutto questo film risulta gradevole ed in alcuni punti decisamente esilarante.
Voto: 0 (come film horror), 7 (come film comico)
(Aleister Fahrni)