Regia: Dave Gebroe
Cast: Tracy Coogan, Graham Sibley, Tonya Cornelisse, David M. Wallace,
Neal Jones
Effetti speciali: Joe Macchia e Tate Steinsiek
Musiche: Micheal Tremante
Sceneggiatura: Dave Gebroe
Produzione: USA
Anno: 2004
Durata: 80 minuti
Denise e Danny si sono appena sposati, quando quest'ultimo viene ucciso sulla spiaggia da
un misterioso individuo. Danny "resusciterà" più tardi apparentemente sano.
In realtà si è ormai trasformato in uno zombie in lento e incessante deperimento fisico
ed è, ovviamente, affamato di carne umana.
Denise, innamorata di suo marito e decisa a mantener fede alla promessa coniugale,
resterà al suo fianco, cercando di convivere con la situazione e tentando di
"limitare i danni".
Dopo aver visto gli zombi scorrazzare in un supermercato, intorno ad una fattoria, su
un'isola tropicale o nei pressi di un vecchio cimitero, finalmente li vediamo alle prese
con situazioni che ci sono sicuramente più familiari; cosa c'è infatti di più carino e
romantico di una bella villetta da poco occupata da una coppia di focosi sposini?
Il "focolare domestico" è proprio la location principale in cui si consuma il
grottesco dramma di "Zombie honeymoon", un film a metà strada tra l'horror e la
commedia nera, che illustra i dettagli di un amore impossibile tra una donna e uno pseudo
zombi incapace di frenare il suo irresistibile desiderio di carne umana.
Una trama del genere è senza dubbio surreale e difficile da gestire in quanto si rischia
di mixare senza successo due generi troppo diversi tra loro quali l'horror e la commedia.
Solo pochi eletti ci sono riusciti senza fallire miseramente.
Invece il regista Dave Gebroe è riuscito, malgrado qualche inevitabile sequenza comica, a
dirigere brillantemente questo film. Il merito va anche a due intepreti principali Tracy
Coogan e Graham Sibley che hanno dato prova di grande bravura, soprattutto la giovane
attrice Coogan.
Buoni gli effetti speciali e molto curate e raccapriccianti le scene splatter.
In conclusione questa pellicola merita di essere vista perlmeno per la sua originalità.
Voto: 7,5
(Alessandro Balestra)