Dracula

Regia: Tod Browning
Cast: Bela Lugosi, Helen Chandler, David Manners, Dwight Frye, Edward Van Sloan
Sceneggiatura: Bolderston, Bromfield, Deane, Fort, Stevens, ispirati dal romanzo” Dracula” di Bram Stoker
Pellicola: bianco e nero
Produzione: USA
Anno: 1931
Durata: 75 minuti

TRAMA

Storia conosciutissima. Il giovane Jonathan Harker, agente immobiliare, viene spedito in Transilavania per concludere una transazione con il misterioso conte Dracula.
Viene circuito e, per così dire, “stregato”, dalle tre sorelle di Dracula (nella sceneggiatura originale erano le mogli), vampire bevitrici di sangue.
Harker torna a Londra in uno stato pietoso di trance. Giunge a Londra anche Dracula, per impossessarsi della Carfax Abbey, ma soprattutto per trovare nuove vittime e seminare panico.
Dracula si sbarazza dello schiavo Reinfield, con i quale aveva un rapporto di telepatia-sudditanza, e vampirizza la povera Lucy.
Non soddisfatto, irretisce anche la moglie di Jonathan Harker, Mina; solo grazie all’intervento provvidenziale del cacciatore di vampiri, professor Abraham Van Helsing, si sconfiggerà il mostro, trafiggendo il cuore del non morto una volta per tutte.

RECENSIONE

Dracula di Browning inaugura la figura nuova, insolita, di un conte affascinante, impomatato e avvolto in un mantello nero, che altri non è che Bela Lugosi (vero nome Béla Blasko), attore ungherese destinato ad immedesimarsi talmente nel ruolo da farne una mania: pretese per contratto che le riprese del film avvenissero solo di notte, si dice dormisse in una bara (la stessa con la quale dei becchini lo trasportavano sul set) e vestisse sempre di nero.
Ma, a parte questo, fu soprattutto un vampiro che non mostra mai i canini aguzzi, che nulla ha di sanguinario ma molto di sensuale e allusivo.
La critica massacra tutt’oggi quello che, invece, a mio dire, è un capolavoro scenico dell’epopea cinematografica di Dracula.
Le ambientazioni teatrali (vedi Dracula che si aggira per le strade di Londra) e la splendida fotografia in bianco e nero, segnano uno spartiacque, come a suo tempo fece Murnau con “Nosferatu”.
Certo, la scelta di Lugosi fu fortunata (si pensò a Lon Chaney Sr., prima di lui): egli aveva interpretato Dracula per ben 261 repliche, in teatro.
Ovviamente spicca su Dwight Frye (Reinfield) e l’insulsa Helen Chendler (Mina).
Persino il suo pesante accento (“I am... Dracula. I bid you... Welcome! -“ Sono... Dracula. Vi offro...il benvenuto!) ha un che di realistico.
Browning si cimentò altre volte con la figura del vampiro (Londra dopo mezzanotte, 1927, The mark of the vampire - in italiano, I vampiri di Praga, 1935) ma non raggiunse mai, a mio avviso, il livello del primo, inimitabile.
Curiosità: dello stesso anno, diretto dal regista George Meldford, è un film riproducente in tutto e per tutto la pellicola di Browning, ma con altri attori di lingua spagnola. E c’è chi si azzarda a dire che è meglio dell’originale.
Voto: 8
(Sara Palladino)

DRACULA - Bram Stoker
Ascolta l'audiolibro: 24 letture (circa 25 minuti ciascuna)
Voce: Tommaso Ragno. Traduzione: Rosanna Pelà