La bestia

Vincitore del concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2015 - edizione 14

Non riesco a dormire.
Sento dei rumori.
Sta arrivando.
La mamma direbbe che è colpa dei film che guardo prima di andare a letto. “Sono spaventosi, sei troppo piccolo!
Ma non è quello.
Il mio amico Matteo mi ha raccontato una cosa.
Dice che c’è un mostro, una Bestia, che sa tutti i segreti dei bambini cattivi. E che quando ti comporti male, ti punisce.
Dice Matteo che conosceva un bimbo. Una mattina sua mamma è entrata nella cameretta per controllare e l’ha trovato che dormiva tranquillo, con la testa appoggiata sul suo cuscino preferito, quello di Winnie The Pooh. Quando la mamma si è avvicinata e ha tolto le coperte, ha scoperto che oltre il collo del bambino non c’era più niente.
Dice Matteo che è stata la Bestia. Nessuno lo sapeva, ma il bambino si divertiva a rompere le bambole della sorellina. Staccava i pezzi, le braccia, le gambe.
Ho guardato sotto il letto.
Nulla.
Ma non riesco comunque a dormire.
C’è qualcuno al piano di sotto.
Se sto attento posso sentire i passi lungo le scale.
Sta salendo.
E’ nel corridoio.
Si ferma davanti alla mia stanza.
Silenzio.
Passa un minuto.
Due.
Lentamente la porta si apre.
Ma non c’è nessun mostro.
È solo il mio papà.

Se sapesse della Bestia, la mamma penserebbe che ho paura.
Ma si sbaglia.
Ogni notte che lo cerco sotto il letto o che ascolto i suoni nel buio della mia camera io non ho paura.
Ho speranza.
Spero che un giorno arrivi davvero questo mostro che sa i segreti di tutti e che punisce chi è cattivo.
Come il mio papà.
Che ora è di fianco al letto e vede la delusione nei miei occhi.
Aspettavi forse qualcun altro?” mi chiede slacciandosi i pantaloni.
Ecco, adesso ho davvero paura.

Nicola Campostori