Incubo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2015 - edizione 14

«Svegliati George...»
Obbedì. Quella voce lo aveva trascinato via con estrema violenza da un sogno agitato. Gli occhi si ribellarono al tentativo di aprirli, pertanto si rimise faticosamente in piedi barcollando. La testa gli martellava: “Dannata birra“ pensò mentre a poco a poco tornava lucido.
Tic... tic... Fu quel sinistro gocciolare a svegliarlo definitivamente. Gli occhi finalmente si spalancarono al fine di individuare la fonte di quell'estraneo rumore, ma fu come se non si fossero mai aperti. Regnava il buio intorno a George, il buio e nulla più. Poi qualcos'altro rapì i suoi sensi: un odore sgradevole, fin troppo penetrante, il miasma di qualcosa di viscido, come se si trovasse in una fogna! Quella non era più la sua camera da letto, ne era certo e un rigolo di inquietudine iniziò ad insinuarsi sotto la pelle.

George provò a muovere il primo passo, ma con suo profondo disgusto, sentì il piede affondare in qualcosa di morbido, come melma. D'improvviso l'oscurità si mosse. I suoi passi frettolosi risuonavano come quelli di un bambino sulla riva del mare, con la differenza che ciò attendeva nel buio non era un ragazzino, ma qualcosa di completamente diverso nella forma... e nella natura. Il terrore paralizzò George che sentì la creatura muoversi sinuosamente nella sua direzione. Un'improvviso scatto, poi il dolore squarciò ogni inibizione e George urlò come mai aveva fatto in vita sua.
Quando riaprì gli occhi era ancora vivo. “Un incubo...”, sibilò nel buio. Le sue braccia si allargarono nel tentativo di trovare l'orologio sul comodino, tuttavia le mani impattarono qualcosa di morbido... di viscido.
«Ciao, George... ».
La voce, spaventosamente melliflua e tremendamente reale, si avvicinava a piccoli passi.
«N-no...» provò a dire, ma la bocca s'impastò, sigillandosi come fosse cemento.

Abraham Tiberius Wayne

E' nato il 28 aprile 1992. Trasferitosi a Napoli per motivi universitari, partecipa a concorsi letterari vincendo il Premio Letteratura Italiana Contemporanea nel settembre 2014, indetto dalla Laura Capone Editore con la quale compie il suo esordio editoriale con la silloge Poeti Contemporanei. Nel dicembre 2014 viene inserito nella collana Riflessi della Pagine Editore.
Nel maggio 2015 vince il XII Concorso di Poesia d’Amore ” Tra un fiore colto e l’altro donato” indetto dalla Aletti Editore. Nel luglio 2015 viene pubblicato nell’omonima silloge. Nello stesso mese completa la scrittura di tre racconti brevi fantasy con i quali vince il concorso “Cronache dalle terre oscure”, che in breve gli permette la pubblicazione degli elaborati nell’omonimo volume.
Nell’agosto 2015 viene pubblicato nell’antologia Felicemente Horror vincendo la selezione proposta dal noto blog letterario Pegasus. Nello stesso mese termina la scrittura di una raccolta di racconti brevi fantasy dal titolo Le cronache di Teseo pubblicato nell’ottobre 2015 con Les Flaneurs Edizioni. Sempre nell’ottobre 2015 risulta finalista del concorso “E’ già autunno!” indetto dalla Montegrappa Edizione e viene inserito nella XVII raccolta antologica “Les cahiers du Troskij Cafè”pubblicata il mese successivo. A novembre 2015 compare nella silloge “Luoghi di Parole” grazie alla vittoria nel concorso “Luoghi di Parole” indetto dalla Aletti Editore.