Pentiti...

Ho sempre avuto una cotta pazzesca per un mio vicino di casa, peccato che per un periodo non ci siamo più parlati a causa di alcuni diverbi scaturiti per delle stupide quisquilie.
Come se non bastasse l’estate scorsa si mise insieme ad una ragazza che aveva praticamente messo le radici a casa sua e la cosa mi faceva stare molto male.
Dato che sono una ragazza molto sexy decisi di usare quest’arma per creare scompiglio nella loro relazione e farlo cadere nella mia rete.
Viste le alte temperature estive non perdevo occasione di sfoggiare abiti succinti che attiravano la sua attenzione in men che non si dica, facendo ingelosire tantissimo la ragazza.
Questa gelosia fu la causa della fine del loro rapporto poiché lei aveva cominciato a controllarlo sempre di più, andando persino a fargli le pulizie a casa mentre lui era al lavoro.
Dopo pochi mesi il mio vicino la lasciò e io e lui ricominciammo a parlare e a prendere un po’ di confidenza.
Per vie traverse venni a sapere che la sua ex stava soffrendo molto per la fine della loro relazione, ma non avrei mai pensato che fosse arrivata a togliersi la vita tagliandosi le vene: venne trovata morta un lunedì pomeriggio nel suo salone di parrucchieri.
Certo, un po’ mi dispiaceva, però da un lato mi sentivo libera di proseguire la frequentazione con il suo ex senza alcun intoppo.
La notte successiva a questo pensiero mi accorsi che stavo sbagliando perché venni svegliata da alcuni schiaffi verso le 3,00.
Aprendo gli occhi mi trovai davanti proprio lei che indossava un abito così lungo da coprirle i piedi; fluttuava e nella mano destra teneva un rasoio da barbierie, dalle lunghe maniche a campana scivolava del sangue e i suoi occhi erano tutt’altro che benevoli: - Pentiti di quello che hai fatto... pentitiii... - mi disse lei con aria arcigna - Scusa Jessica ma io non pensavo arrivassi addirittura a toglierti la vita, sapessi quanti ragazzi mi hanno scaricata - risposi io cercando di consolarla - Io amo Gianmarco, sempre lo amerò e voi vi ricorderete di me finché vivrete -.

Dicendo questa frase sorrise in modo ancora più maligno avvicinando al mio braccio quel dannato rasoio.
- No ti prego, non farlo, tanto non ti riporterà in vita - dissi io supplicandola a non farmi del male
- E invece sì, così impari a non fare la sgualdrina -
Non feci in tempo a scansarmi che incise una “J” vicino alla mia mano.
- Con te ho finito, ora è il turno di quel bastardo - concluse lei scomparendo in un istante.
Dopo qualche minuto cominciai a sentire il dolore del taglio e lo medicai immediatamente, non riuscendo poi ovviamente a prendere più sonno.
La mattina dopo, incontrando Gianmarco, non potei fare a meno di notare che anche lui aveva un cerotto esattamente nel mio stesso punto del corpo.
Senza parlare lo guardai, mi tolsi il cerotto mostrandogli la “J” lasciata dalla sua ex.
A quel punto anche lui si tolse il suo facendomi notare che aveva la stessa lettera.
- Allora è passata anche da te? - chiesi io curiosa di sapere se aveva ricevuto la stessa visita - Sì - rispose lui ancora sconvolto.
Dopo il macabro confronto ci abbracciammo e non parlammo mai più di quella povera ragazza morta per amore.

La Maletita Feliz