Artigli

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2014 - edizione 13

E' iniziato tutto con l'insonnia. Sentivo il loro respiro su di me. Aprivo gli occhi, ma ero solo in camera, come ogni notte. Poi ho cominciato a sentire la loro presenza. Le sentivo vivere nelle mie paure. Ho cominciato a vederle nella mia stanza. Appena calava la notte loro arrivavano, velate, immobili, in piedi e mute, come enormi statue antiche. Non ci credo a certe cose. Gli spiriti non esistono. Se dico di non crederci, loro non potranno farmi niente. Ne sono sicuro. Io non ci credo. Mi sono appena svegliato. E' notte fonda. Ho sentito un brivido lungo le braccia scoperte. I peli mi si sono drizzati. Ho spalancato gli occhi. Lei è lì. Rimango immobile. Ho paura. Noto che non è sola. Ce ne sono altre. Sono sette in tutto, intorno al mio letto, immobili, come vedove al cappezzale di un morto.

- Che cosa volete? - grido. In risposta il silenzio. Poi la prima figura allunga le mani verso di me. Sono lunghe e scheletriche, con unghie ricurve, rapaci. Quattordici mani che mi cercano. Esco dalle coperte con uno scatto. Non possono uccidermi, loro non esistono. Poi la prima scopre il volto. Lo stesso fanno le altre: volti scavati, resi spaventosi dalla morte, dalla sofferenza che io stesso avevo inflitto loro. Le conosco tutte, infatti. Oddio, sono loro, le donne della mia vita! Un artiglio mi penetra la pelle. Mi uccideranno. Unghie su di me. Non mi resta più molto tempo. Loro sono su di me. Il sangue che schizza sulle coperte è il mio. La luce della luna illumina la mia morte. Quattordici artigli su di me. Non posso sfuggire. I loro occhi. Mi vogliono morto. Lo so, non dovevo ucciderle. Ora sono venute a cercarmi. Mi porteranno nelle tenebre dalle quali provengono. Non dovevo ucciderle...

Olivia Balzar

Olivia Balzar nasce in Brasile da genitori italiani l'anno in cui ha esordito Bon Jovi. E' laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha un master in "Fashion communication and public relations". Ha pubblicato tre raccolte poetiche: “Pioggia di novembre” (Libro Italiano Editore), “Strana come gli angeli” (Gruppo Albatros Il Filo) e “Zucchero Filato”(Ismeca Libri). Attualmente sta scrivendo il suo primo romanzo. Vive tra Vercelli, Milano e Roma dove frequenta la Scuola Omero. Il suo blog è www.oliviabalzar.wordpress.com