R*Born

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2013 - edizione 12

orri, corri, va’ lontano.
La voce martellava nella testa, spaccava le ossa, tuonava nella stanza. Un manto di luce era piombato su case, grattacieli e parchi.
Nubi cariche di elettricità strozzavano il cemento, il vento piegava il legno e per Frank era solo un’altra notte di uragani.
Ma la voce era insistente.
Corri, corri, va’ lontano.
La stanza era piena di rumori inquieti. All’improvviso essa diventò luminosa e le ante sbattevano convulsamente.
Non c’è tempo per le domande. Si sollevò da terra. Voci estranee destarono la tuta bianca. Dalla finestra, una luce in piena inondava le strade di Londra.
C’erano presenze. Ovunque. La luce investì la casa e dal balcone apparve lei. Le scaglie di un’estate piovosa lottavano contro squame verdi. Immensi occhi gialli dominavano su una figura snella e allungata. La testa era un panettone di foruncoli e pus.

Lei lottava contro altre creature alate. Una tempesta di laser accalorò la casa.
Trovò una via nascosta verso la porta blindata, ma dietro di essa qualcos’altro attendeva la sua fuga. Sul volto di Frank si dipinse la completa rassegnazione. Non c’è via di uscita. L’unica via per sopravvivere è la morte.
Tentò di liberarsi dalla prigione quando la bocca fu distorta dalle creature. Gli occhi si inabissarono in un profondo bianco e le membra si agitarono senza controllo. La bava si mescolò con la polvere della moquette, e poi essa prese il colore del sangue. Frank tritava la lingua con i suoi stessi denti.
Corri, corri, va’ lontano.
Si destò dal torpore. Gli estranei erano accanto a lui. La pelle si riempì di vitalità e Frank superò la prova più difficile di tutte: oltrepassare le porte della paura.
“È nato!” si levò in alto il delirio delle creature.
Fece appello alla diversità e Frank sventolò una nuova identità.

Fausto Travaglini

Nato nel 1981 nelle Marche, vive a Milano dopo aver girovagato tra Londra, Parigi e New York. Laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Marketing, ha lavorato presso numerose multinazionali per “formare le ossa”. Scrive di notte e oggi collabora come redattore per alcune testate tecniche. Ama leggere i classici della mitologia greca, preparare torte, nuotare e ascoltare Chet Baker. Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo, I custodi del marchio.