Tra noi

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2012 - edizione 11

L'inverno volgeva oramai al termine, le ultime nebbie accompagnavano i risvegli della campagna e un’altra primavera pronta a cancellare giornate fredde e grigie si affacciava sul presente. Il profilo dei campi veniva interrotto dai soliti ontaneti e dal campanile del monastero, sobrio e imperioso.
“Da questo piattume bisogna che prima o poi me ne vada”, si ripeteva Sahib, mentre le assi della sua baracca in legno iniziavano a scricchiolare ai primi raggi di un pallido sole mattutino. Poi lanciò uno sguardo a cercare la complicità di Fred, che di tutta risposta rizzò una delle sue orecchie aguzze mantenendo lo sguardo perplesso di sempre.
D’improvviso un balzo, e Fred iniziò ad abbaiare al vuoto, in direzione dell’angolo dove erano stipate le cianfrusaglie che Sahib raccoglieva ai margini della statale poco lontana. “Che c’è Fred, ci siamo svegliati male?” domandò Sahib alzandosi e dirigendosi poi al gruppo di ciarpame. Come per rassicurarlo, agitando le braccia nel vuoto, continuava a ripetere: “Vedi, non c’è nulla, niente di cui temere, non c’è nessuno oltre a noi, piantala!”.

Poi, la sua mano, attraversò uno spazio algido, una barriera invisibile che gli raggelò il sangue nelle vene. Il suo sguardo si fece torvo e si voltò come per domandare al cane cosa riuscisse a vedere, ma Fred continuava imperterrito ad abbaiare e ringhiare in direzione di un apparente nulla. In effetti, il suo mucchio di oggetti sembrava oltremodo polveroso, Fred appariva smagrito nelle possenti zampe e quelle provviste risultavano le uniche, di sempre.
Sul tavolo anche uno stralcio di quotidiano che recitava: “Immigrato muore per assideramento... difficile riconoscimento... avanzato stato di decomposizione... abbattuto il cane che ne impediva il recupero della salma...”.
“Ecco - recitò Sahib - ora, Fred, ce ne possiamo anche andare, non c’è più nulla che ci lega a questo misero posto”.

Federico Bovo

Insegnante di Disegno e Storia dell'Arte presso un Liceo milanese, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera dopo il quinquennio all'Istituto d'Arte. Ha esposto tele, incisioni e opere grafiche e ha realizzato cortometraggi d'animazione presentati a VideoZero -MI- e al Torino Film Festival (Menzione speciale anno 2001).