Hotel Avana, 30 euro a morte

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2012 - edizione 11

Hotel Avana..., iniziavo lentamente e trasudavo tutto ogni qualvolta ungevo Elia. Speravo trapassasse. Aveva subito trasformazioni orribili, raramente io ascoltavo esausto ogni ricordo. Avevo sentito alcuni racconti amari inneggiare morte. Asciugo le escrescenze di Elia, tremolante terribile orco.
Era giugno ed io e il mio amico Elia eravamo in questo Hotel di Cuba, in vacanza, quando da un giorno all’altro cominciò a mutare in orco dopo aver letto un vecchio libro polveroso che ho poi bruciato. Da allora si ciba degli ospiti dell’Hotel che adesco io ma dopo il brutale sfogo dettato dall’istinto e dalla fame bestiale, la sua anima soffre e spesso tenta il suicidio lanciandosi dal tetto nel pieno della notte, quando non lo vede nessuno. Ogni salto lo indebolisce per un po’, lo rende vulnerabile e io potrei esaudire il suo volere. Non so perché non lo uccido, lui si fida solo di me e quando lo medico potrei farlo... ma il sangue comincia a piacermi e la carne umana è deliziosa.

E’ molto divertente poi pensare a chi prenota l’hotel pensando ad una offerta sensazionale ignaro del fatto che 30 euro è il prezzo della sua morte. Elia ha bisogno di un buon pasto a settimana e domani arriva una coppia di amici da Londra. Sto già affilando il coltellaccio, dopo che Elia li avrà sorpresi nel sonno e sbranati io farò il bravo macellaio. Questo machete lo porto sempre con me, anche per difendermi dalla bestia, non mi fido, è sempre più violento. Vi rivelo una cosa, sapevo anche che si sarebbe trasformato e se volete scoprire perché è successo, mettete insieme le iniziali delle parole del primo capoverso di questa storia, la stessa contenuta in quel libro maledetto.

Domenico Occhipinti

Mi chiamo Domenico Occhipinti sono nato a Ragusa il 27/09/1979 e vivo a Santa Croce Camerina (Rg). Lavoro nel mondo della comunicazione come redattore, autore, blogger, conduttore e inviato.