Esurimus

Vincitore del concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2011 - edizione 10

Siediti.
Guarda da quel visore.
Vengono da ogni parte del mondo: case infestate, abbazie, cimiteri.
Li abbiamo messi tutti qui, ci abbiamo impiegato anni per prenderli tutti.
I più spaventosi?
Guarda la Vecchia dai capelli lunghi fino a terra. L’abbiamo trovata in un manicomio dell’800 in Belgio.
FAadei lunghi sospiri e, a volte, si toglie la camicia da notte. Non posso dirti cosa c’è sotto. Per il resto non si muove mai. Mai...
Guarda la Bambina che non ha il viso: Fa impressione vero?
Tormentava una coppietta in una villa in Messico.
Ogni tanto emette un sibilo, come l’urlo di un insetto, poi si inginocchia a terra, con le mani giunte. E prega.
Quello è il Gobbo.
Era in un castello in Borgogna.
Mangia se stesso e vomita liquido bianco ogni volta. Corre per tutta la stanza, in cerchio, toccandosi lo stomaco. Credo abbia dolori lancinanti.
E l’Uomo Magro? Vagava senza meta in un cimitero in provincia di Parma.
Dice di chiamarsi Nikolai e piange. Piange e ci osserva. Continuamente.

Ho parlato con alcuni di loro sai? Voglio dire, con un microfono aperto nella stanza.
Né inferno, né paradiso.
Solo oblio, e incredulità, e tristezza infinita.
E fame.
Mi dispiace sai? Ma vogliono solo bambini. Tra i 6 e i 10 anni.
Come lo so?
Me lo ha detto il Prete.
Quello più alto in fondo. Lo vedi?
Parla soltanto latino ma mangia più degli altri, e sputa a terra gli avanzi, lanciando terrificanti anatemi.
Credo sia una specie di capo. Una guida per gli altri.
Beh, che altro dire.
Adesso sai.

Portatelo dentro!

Simone Delos