Morbidity

“Memories Keep Love Alive
Memories Will Never Die”
Slayer “213”

 

Dio, quanto pesa.
Borbottando, arranco goffamente col corpo di Steve poggiato sulle spalle.
Non immaginavo che un ragazzo così snello potesse essere così difficile da trasportare.
Mi arrendo e poso delicatamente il cadavere per terra.
L’osservo attentamente, è bellissimo.
Sembra che dorma.
Mi accuccio accanto a lui sul gelido pavimento della cucina, prendendolo fra le mie braccia.
Non era certo nei miei piani uccidere Steve, ma non ho avuto altra scelta.
Avevamo appena passato una serata fantastica insieme, scherzando e bevendo qualche birra davanti alla televisione.
Sembrava stesse andando tutto bene fino a quando...
... lui non ha deciso di tornarsene a casa.
- No! - urlai silentemente dentro di me - non puoi permettere che se ne vada! Non tornerà più, e tu rimarrai di nuovo solo!
Solo.
No, non potevo lasciarlo andare via.
L’ho strangolato a mani nude, tremando terrorizzato dall’angosciante prospettiva che mi abbandonasse.
Come ha fatto mia madre.
Come ha fatto mia nonna.
E come alla fine ha fatto anche mio padre.
- Ma questa volta - gioisco fra me e me - è diverso. Lui rimarrà sempre con me! Non se ne andrà e mi amerà come ho sempre voluto essere amato!
Ridacchio in maniera infantile, e continuo a gingillarmi accoccolato a Steve che tuttavia non può rispondere al mio abbraccio con lo stesso entusiasmo.

- Poco male - penso - se potesse lo farebbe.
- ... o forse no? - una vocina maligna si insinua nella mia testa - D’altra parte Jeffrey, lui se ne voleva andare. Passare il resto della sua vita con te non era la sua maggiore aspirazione, non credi?
... è rimasto con te perché lo hai trattenuto.
Non per te.
E adesso, hai fra le mani un cadavere.
Un corpo morto privo di qualunque volontà.
Ecco perché non potrà mai abbandonarti.
Una lacrima mi scende veloce giù dalla guancia andando ad infrangersi sulle labbra ormai violacee di Steve.
Appoggio mestamente la testa al suo petto.
E’ freddo.
- ... sei solo Jeff. Sei rimasto di nuovo mostruosamente solo.

Eliana Finazzer Scala