Nomen omen

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

Dal bracciolo del divano Mephisto mi guarda marcire dentro al mio avanzo di vita guasto.
Lo portai in casa che era un micino abbandonato ai cassonetti da chissà chi. Lo presi per Sara, fondamentalmente, che a tre anni reclamava un animale da coccolare. E per me e Caterina che da sempre amavamo i gatti. Lo chiamai così per infondergli forza, e mistero.
La prima volta che Mephisto soffiò, nel tipico modo felino, fu verso Zorro, il dobermann dei vicini. Il mattino dopo lo trovarono come esploso con muscoli, sangue e cervello all’esterno della pelliccia.
Quando, sei mesi fa, Sara gli tirò la coda per gioco e il gatto soffiò ancora, provai un brivido secco. Sorvegliai Sara tutta notte. Mi ero dimenticato, la settimana successiva, quando arrivò la febbre, la meningite e la fine della nostra piccolina.

Caterina è stata investita da un camion un mese fa, poco dopo aver avuto una crisi isterica a causa del gatto reo di essersi accovacciato nel lettino di Sara. Mephisto si era allontanato, serafico come sempre, voltando solo un attimo la testa indietro. Aveva soffiato.
Da quindici giorni non vado più al lavoro, non mi rado, non mi lavo, non rispondo al telefono. Ho spaccato il televisore a martellate. Non cucino, mangio scatolette, avanzi di uova di Pasqua e pasta cruda. La mia vita è finita con la morte dei miei amori.
Anch’io desidero solo e fortissimamente morire e riacquistare una sorta di pace, anche se da defunto.
Cerco il malefico micio e gli mollo un calcione che lo fa spiattellare sul frigo, ma lui non si scompone. Torna, si viene a sedere accanto a me e attacca a fare le fusa. Sotto i baffi mi mostra un ghigno che è quasi un sorriso.
Un consiglio: se prendete un gatto chiamatelo Fufi!

Furio Ombri

48 anni di Antella (FI). Da sempre appassionato di tutto ciò che ruota attorno alla “parola”. Enigmista e umorista per hobby. E’ collaboratore de La Settimana Enigmistica; è battutista citato nelle raccolte (prima Formiche, ora Cicale) di Gino & Michele. Scrive i testi del sito www.filmatti.it dove si pubblicano trame e locandine taroccate di noti film. Si cimenta per la prima volta con l’horror: AAAAAAAAAAAAAAARG!