La stanza di Eleonora

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

Il click dell’accendino ed il frusciare della fiamma. Il bastoncino d’incenso iniziò a consumarsi scoppiettando. Il soffio di Eleonora spense il fuoco liberando il fumo dalla sua prigione profumata.
Al buio l’unica sorgente di luce era quell’incenso. Eleonora non si accorse che il fumo iniziava a sublimare in un angolo della sua stanza. Le cuffie alle orecchie passavano melodie di chitarre e batteria, con volume al massimo e le braccia sventolavano la sua ribellione.
Passarono due ore, il calore aveva consumato interamente quella bacchetta.
Il fumo raggrumato aveva preso una sua forma, una sua vita. Erano dita e corpi, visi e gambe. Si diressero verso l’ignara adolescente. Le mani protese si schiantarono sul suo viso, creando una cappa di primordiali ceneri.
Gridò, ma le vie respiratorie erano già state intasate ed ogni respiro facilitava solo morte. Le convulsioni causate da quella presa asfittica si resero più spasmodiche. Scalciava e si dimenava, mentre il fumo continuava il suo assassinio e l’mp3 suonava menefreghista.
Le esalazioni penetrarono la sua pelle, la sua carne ed i suoi organi. Immobile; i suoi occhi furono i primi a seccare, divenire polvere e poi vetro. Il resto fece seguito con un ritmo costante, fino a lasciare solo cristalli sul letto umido.

L'odore di lavanda continuava a profumare la sua stanza, anche se lei non c’era più. Nella nube ora i suoi occhi per l’ultima volta guardarono senza poter piangere il suo corpo. Poi il plumbeo ammasso si dileguò dallo spioncino della finestra, via nell’aria, sul cielo, libero, immortale.

 

Arrivarono con il loro solito camioncino pulito. Prelevarono l’ennesima salma. Alla famiglia fu lasciato un brillante intagliato da uno dei suoi pollici.
Il resto di Eleonora e delle altre vittime della nube, era venduto insieme all’oro, l’argento ed il platino nelle gioiellerie più chic del centro città.

Cristiano Rucco

Dopo aver frequentato il liceo scientifico, ora vivo a Pisa, dove sono iscritto presso la facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel tempo libero mi piacere leggere molto e ogni tanto anche "scrivere", parola grossa... per questo è virgolettata. I miei lavori si trovano sul sito www.lapiccolavolante.com, indicati dal nick Loki.