La bara

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Era buio pesto quando mi svegliai. Non capivo dove fossi; l’oscurità intorno a me era come una spessa coperta e l’aria aveva un odore, un sapore strano. Sapeva di chiuso, di angoscia e di qualcos’altro che non riuscivo bene ad identificare. Cercai di muovermi ma non ci riuscii. Il fiato mi si bloccò in gola prima di rendermi conto che il mio corpo non era affatto paralizzato; la realtà superava di gran lunga le mie peggiori aspettative. Mi trovavo circondato da pannelli che al tatto sembravano di legno. Dopo qualche secondo, mentre la mia agitazione cresceva, mi resi conto che mi trovavo in una bara. Cercai disperatamente di sollevare il coperchio ma non ci riuscii e per quanto mi agitassi la bara non si spostava di un millimetro. Cominciai a respirare affannosamente, rendendomi conto, in un attimo di folle lucidità, che a breve non avrei più avuto ossigeno. Ormai sopraffatto dall’orrore urlai ma ovviamente nessuno sentì; come avrebbero potuto? Mi trovavo chissà quanti metri sottoterra. Continuai ad urlare a squarciagola mentre la mia mente si riempiva di immagini di creature striscianti che sarebbero scivolate viscide sul mio corpo.

Fantasia pura; sarei morto molto prima per mancanza di ossigeno. Finalmente esausto rimasi disteso lì, immobile e silenzioso; il terrore e l’oscurità minacciavano di inghiottirmi.
Ero totalmente ignaro del fatto che mi sarei risvegliato qualche giorno dopo; non sarei mai più stato lo stesso. I miei occhi sarebbero diventati rossi, assetati di sangue; i canini affilati e letali. Un morso di un vampiro aveva innescato tutto ciò e i miei famigliari, credendomi morto, mi avevano seppellito. Vivo.
Ma in quel momento, consumato dal panico stupido tipico dei mortali, non riuscivo a pensare ad altro che alla mia inesorabile e imminente morte.
E poi, il nulla. Tutto divenne nero.

Martina Federica Manfredi

Martina Federica Manfredi nasce a Milano il 11/06/1990. Impara molto presto che le parole possono essere lo strumento più potente che una persona ha a disposizione. Ama il genere fantasy, e in particolare il "Signore degli Anelli". Ama inoltre collezionare libri antichi. Attualmente frequenta la facoltà di giurisprudenza all'università Bicocca di Milano dopo aver terminato gli studi di liceo scientifico.