Basta una firma lì sotto

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Il contratto d’affitto era datato trentun ottobre.
Esattamente tre anni prima.
Ma io non ci avevo fatto caso. E nessuno me lo aveva detto.
La casa era bella, questo mi bastava.
La prima volta che vi dormii, disteso sulle fredde lenzuola bianche che avevo trovato, vidi lei nell’angolo, avvolta nel nero, che ciondolava sopra una sedia a dondolo. Ma era buio, forse un’ombra, pensai.
Stupido.
La sera dopo, lei era sopra di me. Galleggiava a mezz’aria sul letto, gli occhi rossi, insanguinati, che mi gocciolavano sul petto come fredde lacrime di rugiada.
La morte l’aveva baciata sul collo.
La notte successiva mi sfiorò la gamba. Passò il suo lungo dito glaciale sulla mia pelle, lo sentii dentro. Girava in tutto il corpo, al posto del sangue, flusso velenoso dentro le mie vene.
Mi svegliai di colpo, il petto un terremoto, e lei non c’era.

Non più.
Ma per poco.
La notte seguente vidi il suo viso. La pelle bianca, accartocciata, si squamava in brandelli grossi come bistecche. Dietro di esse, carne viva, rossa, che pulsava nelle guance. Vermi d’ogni colore si rincorrevano sul suo collo, squittendo nel loro dimenarsi. I capelli erano spessi come code di ratti.
Estrasse la lingua, nera come un cancro, e si leccò le labbra scorticate. Dalle pupille un luccichio sadico brillò nella notte.
La sera dopo, erano i suoi denti. Li vidi rossi, affilati come chiodi, scomposti nella loro diposizione contorta sulle gengive nere. E li sentii. Dentro. Sul mio collo, sulla faccia, sui genitali.
Mi stava mangiando.
Lentamente. Un boccone alla volta, fino alla fine.
Lei ci era morta, lì dentro, nella sua casa. E non aveva mai voluto andarsene.
Ma ora tocca a me. E’ il mio turno.
Prego signori, basta una firma lì sotto.
Alle vostre notti, ci penserò io.

Massimo Piana

Massimo Piana nasce ad Ovada, in quell’amena confluenza di colline e fiumi della provincia di Alessandria, il 20 ottobre 1982. Già da giovanissimo, spinto dalla curiosità del foglio imbrattato, inizia ad appassionarsi alla lettura, con una predilezione particolare per i grandi horror di stampo americano. Con il tempo, alla passione del leggere si affianca quella più propositiva dello scrivere, ma per lungo tempo rimarrà solamente un sogno chiuso a chiave nel cassetto della sua fantasia. E’ solo dopo la laurea in Economia che quel sogno inizia a svilupparsi più concretamente, diventando quasi un secondo lavoro accanto a quello di studente. Attualmente è studente al secondo anno di Laurea Specialistica in Economia Bancaria a Genova. Il suo hobby preferito è la pesca.