Notturna visione

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Intricate ramificazioni nerastre, che lasciavano passare flebili i raggi lunari, si opponevano tenacemente alla bambina che cercava quella notte di farsi largo, sola, tra i filamentosi rampicanti.
L’aria rarefatta ampliava le sonorità notturne provenienti dall’oscurità: richiami lugubri di rapaci necrofagi, stridii acuti intervallati da sbattere d’ali, ombre striscianti sui tronchi nodosi.
Proseguiva incespicando con occhi magnetizzati da qualcosa di indistinto di cui non aveva afferrata la natura.
Ecco una limitata radura inaspettata ed insolita. Là baluginava una fiammella azzurrognola sospesa in aria.
Le esili manine graffiate dai rovi si protesero a scostare le fronde che si frapponevano tra la piana e lei, ma di scatto si ritrassero rabbrividite portandosi alla gola.
Una gelida stretta le aveva avvolto il tenero collo scoperto mentre due occhi vitrei la osservavano.
La morsa al collo divenne più forte per impedirle di gridare mentre veniva trascinata via.
Inutilmente servì cercare appiglio ai rovi del sottobosco: le dita scivolavano sugli umidi muschi annaspando nel vuoto.

Davanti alla fiamma azzurra, la vecchia che l’aveva qui condotta, estrasse una mannaia dalle sottovesti brandendola in alto verso la luna.
Non poté spiccare la testa alla vittima designata per lanciarla in aria e predire il futuro osservandone le rotazioni prima che questa raggiungesse il suolo.
Non provava stupore nel vedere la piccola morderle la mano, quanto il modo in cui lo faceva alternando la dilatazione delle narici al rigonfiamento delle guance.
Sentì scorrere il sangue nelle vene veloce ma silenzioso, le fuggì di mano l’arma la cui caduta fu attutita dalla nuda terra, si accasciò.
La bimba sfilò allora dalla mano della morta i due canini aguzzi con cui l’aveva morsa, coprì con torba nera il corpo, tornò rapida nel bosco in attesa della successiva preda.

 

Il Sabba di quella notte avrebbe portato altre occasioni propizie per la piccola vampira.

Enrico Brunelli

Scrivo da sempre e mi piacciono un po’ tutti i generi. Ho partecipato a concorsi letterari, principalmente di racconti. Mi piace mettermi sempre alla prova in nuove sfide che possano stimolare la creatività.